VERONA (VR) – Questa mattina il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco è giunto in visita alla BMX Olympic Arena di Verona, dove era in scena lo stage della Nazionale azzurra di BMX diretta dal CT Tommaso Lupi. Presenti anche il consigliere federale Paolo Fantoni ed il sindaco di Verona Federico Sboarina (foto Photobicicailotto).

RIPARTENZA DELLA BMX A VERONA – Quello di Verona è stato uno dei primi impianti riaperti, un segnale di ripartenza per tutto il movimento: “Sicuramente è stato uno dei primi impianti a riaprire dopo l’emergenza Covid-19 – ha affermato Di Rocco –, in questi giorni ha ospitato il raduno della Nazionale BMX ed è stato qualcosa di molto importante per tutto il movimento, ma soprattutto per tutti i ragazzi che hanno potuto iniziare gli allenamenti, sempre nel rispetto delle distanze e di tutte le prescrizioni che sono in atto”.

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ZANARDI, UN ESEMPIO – Inevitabile un riferimento al grave incidente che ieri ha coinvolto Alex Zanardi, uomo simbolo della Nazionale paralimpica di ciclismo. “C’è una grande tristezza per quanto è accaduto ad Alex – ha detto il presidente –, un atleta e un uomo straordinario che, oltre a grandi risultati, ha dato una grande energia a tutto il mondo paralimpico ed in particolare al nostro settore del paraciclismo. Un esempio di comportamento anche per molte famiglie e uno stimolo per tanti ragazzi che grazie allo sport sono riusciti a superare le difficoltà della vita”.

OBIETTIVO TRICOLORE NON ERA UNA GARA – Renato Di Rocco si rammarica per quanto per quanto erroneamente emerso da alcuni giornali: “Dispiace quello che sta emergendo dai giornali perché oggi tutti hanno scritto che si trattava di una gara e si sono fatti domande sui criteri di protezione, quando questa staffetta era in realtà di una semplice passeggiata tra amici, come Zanardi e tanti altri ciclisti e paraciclisti fanno ogni giorno quando si allenano sulle nostre strade nel rispetto del codice della strada. Non era una gara”.




DAL 25 GIUGNO RIAPERTURA ALLE GARE – Infine, sempre ieri è stata una giornata importante per la ripresa dell’attività ciclistica con l’incontro avuto dal presidente Di Rocco con il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ed i vertici di RCS Sport. Si attende ora il protocollo dell’attività su strada anche per l’attività di base. Quando si saprà qualcosa in più? “Il prossimo step è il 25 giugno, con il nuovo decreto ministeriale. Come previsto già mesi fa, noi avevamo bloccato tutte le gare fino alla fine di giugno. Il 25 giugno il nuovo protocollo sembra che autorizzi le discipline di contatto e di contrasto, perciò verrà a decadere il rispetto della distanza di due metri per cui il nuovo protocollo sarà adattato alla nuova situazione e potremo ripartire anche con le gare su strada. Voglio anche sottolineare che nel cronoprogramma iniziale, noi avevamo già stabilito, insieme all’UCI (Unione Ciclistica Internazionale, di fermarci fino a giugno, perché la comunità scientifica diceva che ci sarebbe stata una stabilizzazione della situazione a fine giugno ed infatti questo sta accadendo. In tempi sono stati un po’ anticipati per permettere al calcio di iniziare a giocare il 12 giugno, ma dopo il 25 si potrà ripartire. E ripartiremo anche con le gare dei più giovani perché nel frattempo ai più grandi bisogna dare qualche settimana per prepararsi, all’epoca si parlava di 4-5 settimane per i professionisti, ma varrà anche per gli Under 23”.

(Servizio a cura di Giorgio Torre)