Capodarco, sarà un 2020 senza il Gran Premio. Troppe incognite e l’evento di popolo sarebbe snaturato
CAPODARCO DI FERMO (FM) – La 49esima edizione del Gran Premio Capodarco, gara ciclistica internazionale per la categoria Under 23 non si svolgerà quest’anno, ma è stata rimandata al 16 agosto 2021. In assenza ancora di un protocollo e, considerati i tempi tecnici che occorrono per mettere in piedi una simile manifestazione, gli organizzatori hanno deciso che quest’anno la gara non si farà. È la prima volta nella sua quasi cinquantennale storia che la corsa, tra le più amate ed importanti del panorama internazionale, non si svolgerà.
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A Vivifermo.it il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro ha dichiarato: “Gaetano Gazzoli e Adriano Spinozzi sono stati tra i primi a contattarmi. Hanno capito il periodo, compreso le difficoltà. Il Gran Premio è una festa di popolo, un bel momento anche per la comunità di don Vinicio Albanesi. Non può diventare una corsa alla ricerca di itinerari senza pubblico o una corsa nella corsa per evitare assembramenti. Iniziamo a pensare all’edizione del prossimo anno, affinché possa essere qualcosa di memorabile e unico”.
L’organizzatore Gaetano Gazzoli ha raccontato: “Se il 16 agosto avessimo corso, il ciclismo sarebbe ripartito proprio da Capodarco. L’assessore Pieroni si era detto disponibile ma, appunto, in assenza del protocollo siamo stati costretti a fermarci due mesi prima. Non potevamo rischiare di bloccare tutto pochi giorni prima con 18 alberghi prenotati”.
Aggiunge Adriano Spinozzi che si occupa della parte tecnica dell’organizzazione. “Più di 500 le persone da sistemare nelle strutture ricettive: 176 corridori e oltre 70 mezzi in gara. Fino ad oggi sono arrivate richieste da parte di 65 squadre, purtroppo però sarà per il 2021. Questa mattina col presidente FCI regionale Lino Secchi abbiamo mandato la comunicazione ufficiale alla struttura tecnica nazionale che riferirà all’Unione Ciclistica Internazionale: senza momenti di socializzazione, di solidarietà, di partecipazione in massa del pubblico si snaturerebbe la caratteristica dell’evento”.