L’australiana Amy Cure annuncia l’addio al ciclismo e non ci sarà alle prossime Olimpiadi
SYDNEY (AUSTRALIA) – L’australiana Amy Cure ha annunciato ieri suo ritiro immediato dal ciclismo internazionale. Dopo 12 anni di carriera a livello mondiale era stata anche selezionata per competere ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ma ha deciso di terminare anzitempo il suo impegno nello sport a seguito del rinvio dell’evento a causa del Coronavirus.
“È una delle decisioni più difficili che ho dovuto prendere nella mia vita”, ha detto Cure in una dichiarazione su Cycling Australia. “Non avevo più le giuste motivazioni ed è giusto lasciare spazio a ragazze più giovani che sono sicura continueranno a rendere grande la nostra Nazionale”. Conosciuta soprattutto per i suoi successi in pista, la Cure ha vinto tre Campionati del Mondo; la Corsa a punti nel 2014, e due volte l’Inseguimento a squadre nel 2015 e nel 2019. Ha anche vinto due medaglie d’oro ai Giochi del Commonwealth ed è arrivata a tre selezioni della squadra olimpica australiana e si è assicurata dieci titoli nazionali.
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“Ho preso questa decisione da un po’ di tempo, e sono sicura di aver fatto la scelta giusta e sono entusiasta di affrontare il prossimo capitolo della mia vita”, ha detto Cure. Poi ha aggiunto: “Il ciclismo è e sarà sempre qualcosa a cui sarò grata. Mi ha insegnato tante lezioni preziose che mi hanno fatto diventare la persona che sono oggi. Ho imparato ad essere disciplinata, perseverante e ottimista, ma credo che una delle cose più importanti che ho imparato sia come essere resiliente”.
Amy Cure ha avuto una discreta carriera anche nelle corse su strada, gareggiando per i team Lotto Soudal Ladies, Wiggle High5 e Specialized Women’s Racing. Ha ottenuto vittorie al Rabo Ster Zeeuwsche Eilanden, al Trophee d’Or e ha vinto la classifica finale al Tour de Femininin. Ha motivato la sua scelta dicendo: “Dopo aver fatto del ciclismo la mia priorità nell’ultimo decennio, le mie relazioni con la famiglia e gli amici sono ora la mia nuova priorità”.