CITTADELLA (PD) – È un Elia Viviani frizzante, quello che si è presentato alla stampa nella sede di Jonny Mole Design a Cittadella (PD) dopo il test sul percorso in linea. Lo ha definito “imprevedibile”, perché “la salita della Rosina è bella e pedalabile, dura qualche minuto ma è sfidante doverla fare molte volte”.

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Per il ciclista veronese lo spartiacque sarà il muro della Tisa, quel tratto di pavé in Veneto che ha già impressionato Alessandro De Marchi, primo ciclista a provare il circuito. La situazione perfetta? “Da atleta resistente e veloce proverò a stare con il primo gruppo il più possibile per poi cercare di portare il gruppetto a una volata ristretta”.
Il giudizio generale è molto positivo: “La distanza è degna di una classica World Tour: il vincitore sarà un corridore vero, a maggior ragione sotto il caldo di agosto. Ma la gara arriva in un periodo in cui dobbiamo tutti farci trovare pronti. E io lo sono”.
Buone sensazioni dal test: “Ho già individuato i punti dove dovrò tenere duro e quelli invece dove dovremo fare selezione. Ho analizzato anche la parte di recupero prima di riprendere sulla Rosina. L’importante è non trascurare nessun dettaglio: l’andatura, chi attacca, chi controlla”.
Viviani ha poi ricordato il Tricolore del 2018: “Un orgoglio indossare questa maglia, l’idea di riprovarci nel mio Veneto, davanti al mio pubblico, mi dà una spinta in più”. Infine un pronostico: “Bettiol è bravissimo negli attacchi da lontano, Nizzolo è un velocista come me e sa tenere i percorsi misti e duri ma se devo proprio fare tre nomi dico Trentin, Colbrelli e (ovviamente, NdR) Viviani”.