TREVIGNANO ROMANO (RM) – Questa mattina, all’alba, nella sua casa di Trevignano Romano, sul Lago di Bracciano, è morto Sergio Zavoli, 96 anni, maestro di giornalismo, un pezzo della storia del nostro paese e meglio di chiunque altro ha saputo, attraverso i diversi mezzi di comunicazione, raccontare la storia del nostro paese. Era nato a Ravenna il 21 settembre 1923. Scrittore, giornalista e anche politico.

Nato a Ravenna il 21 settembre del 1923, era entrato in Rai nel 1947 e ne è stato radiocronista, condirettore del telegiornale, direttore del Gr e presidente dal 1980 al 1986. Porta in tv il giornalismo di inchiesta, ma con un approccio popolare e comprensibile a tutti. Splendidi i suoi reportage, da “Viaggio intorno all’uomo” a “Nascita di una dittatura” e soprattutto “La notte della Repubblica” sugli anni di piombo.

Amava lo sport ed è stato ideatore di programmi di grande successo come il “Processo alla tappa” negli Anni ’60, storica trasmissione di commento al Giro d’Italia (nella foto, Zavoli al centro, con Brera e Raschi). Andava a caccia di storie, amava i gregari più che i vincitori. “Il mondo non è fatto di primi, ma di secondi, terzi, ultimi, di gente che arriva fuori tempo massimo pur sputando sangue”, diceva. Ma Zavoli è stato con Roberto Bortoluzzi, Guglielmo Moretti anche tra gli inventori di “Tutto il calcio minuto per minuto”, prendendo spunto da una trasmissione francese che si occupava di rugby.

Nel 1981 pubblica il suo primo libro, “Socialista di Dio”, che vince il Premio Bancarella: sarà solo l’inizio di una lunga serie di interessanti opere. Il suo naturale impegno civico lo porta nel 1994 ad entrare in politica. Sarà tre volte senatore con i Ds, con l’Ulivo, con il Pd. Nel 2007 la facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Roma Tor Vergata gli conferisce honoris causa la laurea specialistica in Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo.

Domani sarà allestita la camera ardente, probabilmente in Senato, poi sarà tumulato a Rimini.