Imola2020: Chloe Dygert cade, Anna van der Breggen vince il Mondiale crono Donne Elite
IMOLA (BO) – L’olandese Anna van der Breggen mette il sigillo che mancava alla sua già straordinaria carriera vincendo il suo primo titolo mondiale della cronometro tra le Donne Elite. Si è imposta oggi nella prova di apertura dei Campionati del Mondo su strada di Imola, dopo che in passato era arrivata per quattro volte seconda.
Nella sua carriera, oltre a numerose classiche, ha vinto vinto tre Giri d’Italia, l’oro olimpico in linea ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, il titolo mondiale in linea a Innsbruck nel 2018 e ora può contare anche quello a cronometro.
La Van der Breggen, vincitrice dell’ultimo Giro Rosa, oggi ha beneficiato anche di un bruttissimo incidente della sua avversaria più temibile, la statunitense Chloe Dygert, campionessa uscente, e che, dopo aver fatto segnare nettamente il miglor tempo a metà gara, è ristata vittima di una bruttissima caduta in un tratto di discesa, quando ha perso il controllo della bicicletta, forse per un foratura. L’americana ha sbattuto contro il guardrail ed è letteralmente volata fuori strada. Sembrerebbe nulla di grave, solo una brutta ferita alla gamba.
La vincitrice ha percorso i 31,7 km del percorso col tempo di 40’20” lasciandosi alle spalle di 15 secondi la svizzera Marlen Reusser, medaglia d’argento, e di 31 secondi l’altra olandese Ellen van Dijk, terza.
«Questo è un anno speciale, sono felicissima di essere qui e che si siano potuti disputare i Campionati del Mondo. Dopo essere arrivata quattro volte seconda ai mondiali è davvero incredibile vestire questa maglia arcobaleno. Sono davvero contenta» racconta sfoggiando l’oro al collo Anna van der Breggen.
«Non aver mai vinto il titolo della cronometro è stata una grande motivazione nel 2020 per me. Con tanto tempo a disposizione, e sono stata abbastanza fortunata perché il lockdown nei Paesi Bassi non mi ha impedito di allenarmi, mi sono focalizzata sugli allenamenti specifici per migliorare a cronometro e ho anche iniziato a divertirmi. È stato un anno particolare: di solito ci si allena con un obiettivo specifico, nel 2020 ho dovuto trovare la motivazione in qualcosa di utile: migliorare a cronometro, trovare la giusta posizione in sella. Ho avuto tempo per fare modifiche e testare i materiali. Mi è dispiaciuto tantissimo per l’incidente di Dygert, è sempre difficile affrontare le curve ad alta velocità e con il vento. Le mando i miei migliori auguri. Nuovi obiettivi? Ora corro per il piacere di farlo: se vinco, benissimo, altrimenti ci riproverò».
Il pensiero della neo-iridata corre quindi alla prova iridata in linea di sabato: «Quello di Imola è un bellissimo percorso, per noi molto dipenderà dalle condizioni di Annemiek van Vleuten e del suo polso, ma abbiamo un’ottima squadra in ogni caso. Non vedo l’ora arrivi sabato».
La migliore delle azzurre al traguardo è stata la laziale Vittoria Bussi che ha chiuso con un ottimo decimo posto a 1’46” di ritardo dalla vincitrice. La conferma dei suoi miglioramenti già evidenziati al Campionato Europeo. L’altra azzurra, la giovanissima Vittoria Guazzini ha concluso la sua prova al venticinquesimo posto.
Per quanto riguarda il Mondiale, nella gara vinta dall’olandese Anna van der Breggen, Vittoria Bussi ha chiuso al 10° posto, Vittoria Guazzini al 25°.“ll nostro obiettivo era entrare nelle prime dieci posizioni – ha detto Dino Salvoldi al termine della gara – e ci siamo riusciti con una ottima prova di Vittoria Bussi. I progressi di questa atleta sono straordinari, si merita questo risultato che solo un anno fa sarebbe stato impensabile. Per quanto riguarda Vittoria Guazzini conosco il valore dell’atleta e so che avrebbe potuto ottenere un risultato migliore. È stata una cronometro difficile, in cui il vento ha giocato un ruolo fondamentale e per questo bisogna avere anche l’esperienza per gestirsi al meglio”.
Esausta, ma soddisfatta, Vittoria Bussi: “Ringrazio tutto il team che mi ha seguito in questi mesi. Se penso che lo scorso anno ai mondiali ho preso un distacco di oltre 6’… adesso invece sono riuscita ad entrare nelle prime 10. E’ stata una gara molto dura e ho terminato esausta come non mai. E’ però per me un orgoglio correre con questa maglia e sono contenta di averlo fatto ancora”.
Meno contenta invece Vittoria Guazzini: “Non sono riuscita a trovare il ritmo che volevo e a fare la gara che speravo alla vigilia. Peccato, ci tenevo”. Condizionata dal vento? “Sì certo, il vento non mi ha aiutato, però non avevo le stesse sensazioni del campionato italiano”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 47,16
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