Filippo Ganna scrive un'altra pagina di storia del ciclismo italiano: è campione del mondo a cronometro a Imola2020
IMOLA (BO) – Per la prima volta nella storia l’Italia vince il Mondiale a cronometro dei professionisti e lo va con il ragazzo dei record, il corazziere Filippo Ganna, il 24enne piemontese che già vanta quattro titoli iridati su pista nell’Inseguimento (foto Photobicicailotto).
Il verbanese di Vignone, medaglia di bronzo un anno fa nello Yorkshire, ha avuto la meglio sul belga Wout Van Aert, secondo a 26″, terzo lo svizzero Stefan Küng a 29″. Quarto a 37″ il britannico Geraint Thomas, solo quinto a 39″ il campione uscente, l’australiano Rohan Dennis, quest’ultimi due entrambi compagni di squadra di Ganna alla Ineos. Il piemontese ha percorso i 31,7 km pianeggianti in programma per la prova riservata agli Uomini Elite all’impressionante media oraria di 52,978 km/h.
Esplode la festa all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per la prima medaglia conquistata dall’Italia nella rassegna iridata di casa. Una medaglia storica, culmine di un progetto e di un movimento azzurro di cui Ganna è uno dei ragazzi simbolo.
Fin dal primo intermedio il corridore piemontese aveva dimostrato di essere in palla e di avere una marcia in più rispetto agli avversari: al primo rilevamento dopo 15 km aveva 20″ di vantaggio su Rohan Dennis, poi crollato nel secondo intermedio, e 35″ su Thomas, mente Van Aert era distante 46″. Il belga si è poi reso protagonista di una formidabile seconda parte che lo ha visto rimontare su tutti gli avversari, non su Ganna che ha gestito con sicurezza il suo vantaggio.
Bravo anche l’altro azzurro Edoardo Affini che chiude al 14° posto a 1’31” dal connazionale, dopo aver occupato per qualche minuto anche l’Hot Seat con il miglior tempo provvisorio.
«Per me questa maglia iridata è un sogno» esordisce emozionato il nuovo campione del mondo, dopo aver ricevuto l’abbraccio della propria famiglia. «Arriverà il momento di celebrare questo risultato, ma adesso devo mantenere la concentrazione sul Giro d’Italia. Punterò forte alla prima tappa, poi cercheremo di aiutare Geraint Thomas per la classifica generale. Appena finita la Tirreno-Adriatico sono andato in altura e questo è stato molto importante: non prendeva il telefono, usavo poco il wi-fi e non aver avuto modo di vedere i social network, su cui mi davano favorito, mi ha aiutato a non far salire troppo la tensione. Oggi volevo a tutti i costi fare bene, ieri sera ho mandato un messaggio a Cassani per dirgli ‘domani voglio vincere’: è arrivato il risultato, sono davvero contento. Dietro di me ci sono grandi campioni, come van Aert che pochi giorni fa ha quasi portato la sua squadra in vetta al Tour de France. La dedica? Ai miei cari. In certi momenti di difficoltà, come i mesi di lockdown, a farti fare un passo in più è soprattutto la testa: i miei genitori me lo hanno insegnato fin da quando ero un bambino».
Media km/h: 52,98
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