Giro d'Italia Ciclocross, a Osoppo è festa per Marco Pavan e Francesca Baroni
OSOPPO (UD) – Mandi da Osôf, Friûl. Un caloroso abbraccio da Osoppo, Friuli, con quello che è il tradizionale saluto di queste terre, più che un ciao una vera e propria benedizione rivolta all’interlocutore, una raccomandazione all’Altissimo. E una benedizione lo è stata per davvero la quarta tappa del Giro d’Italia Ciclocross disputata quest’oggi presso il Parco del Rivellino sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana e l’organizzazione della Jam’s Bike Team Buja con la collaborazione dell’ASD Romano Scotti. Una bella festa dello sport che è segnale di incoraggiamento a tener duro in questi tempi così difficili, a restare sul filo di quell’equilibrio che il ciclocross sa così ben insegnare sin da subito ai suoi praticanti. Non un caso, dunque, perché la gara, oltre a essere valida come campionato regionale del Friuli Venezia Giulia, era anche e soprattutto dedicata alla memoria di un grande lottatore: Jonathan Tabotta (foto Alessandro Biliani / Treviso MTB).
Per la prima volta dal 2015 non ha piovuto sul parco del Rivellino – fatto salvo un leggero annuvolamento durante la gara delle donne open – ma lo spettacolo non è mancato, perché sul percorso del foliage ricavato su e giù per le fortificazioni ai piedi del forte di Osoppo sono emersi tutti i valori tecnici che rendono esaltante questo sport. Il paesaggio, incastonato dalle prime propaggini delle Alpi Carniche e dipinto dal tripudio fantasioso dei colori autunnali, ha fatto da sfondo a sfide entusiasmanti che, sebbene non abbiano portato in sconvolgimenti in classifica generale – tranne nella gara regina in cui c’è stato un piccolo terremoto – hanno infiammato i cuori del popolo del ciclocross, facendo presto dimenticare gli iniziali – ma necessari – disagi per l’accreditamento e l’ingresso ottemperanti alle norme anti-contagio (consegna delle autocertificazioni, controllo della temperatura, registrazione e consegna dei braccialetti).
«Una bellissima giornata, voglio ringraziare il pubblico, tutti bravissimi, con la mascherina, distanziati al punto giusto, questo è il modo corretto per poter fare le manifestazioni e continuare a vivere il sogno del ciclocross – commenta a nome di tutta la comunità collinare del Friuli Marco Zontone, assessore allo sport del comune di Buja – Voglio ringraziare tutte le persone che ci hanno aiutato in questa fase difficilissima e la famiglia dell’ASD Romano Scotti che ci ha supportato in tutto. Possiamo andare orgogliosi, il Friuli ha dimostrato di essere al top con l’organizzazione anche in periodi di Covid».
«È stata un’ottima giornata di sport, impegnativa per noi e l’organizzazione della Jam’s Bike – gli fa eco Sergio Scotti, vice presidente dell’ASD Romano Scotti – Non è facile far rispettare le norme anti-contagio, ma ci siamo riusciti e anche questa tappa è ormai è in archivio, andiamo alla prossima, a Gallipoli, e speriamo che vada tutto bene, per il futuro dell’Italia. Abbiamo cercato di fare il massimo, un plauso ai volontari e coloro che hanno curato il check-point Covid, perchè sono stati veramente in gamba e senza di loro nulla di tutto questo sarebbe stato in piedi».
Con quasi 800 partenti, 10 maglie rosa assegnate (e due bianche), 8 gare e spazi davvero ampi per potersi distribuire al meglio, Osoppo passa il testimone a Gallipoli, per un radicale capovolgimento di fronte da nord a sud dello stivale in appena sette giorni: sarà la Puglia e le cristalline spiagge sul mare Jonio ad ospitare la quinta tappa consecutiva del Giro d’Italia Ciclocross.
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