Inibizione a vita per Riccardo Riccò, la sentenza del Tribunale Nazionale Antidoping
ROMA (RM) – L’ex ciclista professionista Riccardo Riccò è stato inibito a vita dal Tribunale Nazionale Antidoping in seguito all’inchiesta penale per commercio illegale di sostanze e/o metodi vietati datata alle stagioni 2015-2017. Riccò stava già scontando una squalifica di 12 anni con scadenza 2024.
Sul sito di Nado Italia si legge: “La Prima Sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, nel procedimento disciplinare a carico del sig. Riccardo Riccò, attualmente non tesserato, visti gli artt. 2.7 (assorbita nella predetta violazione la fattispecie di cui all’art. 2.6), 4.3.2, 4.7.3 delle NSA già vigenti all’11/6/2013, afferma la responsabilità dello stesso in ordine all’addebito ascrittogli e gli infligge l’inibizione a vita. Condanna altresì il predetto al pagamento della sanzione economica accessoria per l’importo di euro 4.000,00. Condanna il sig. Riccò al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00”.