CLUSONE (BG) – Con i bike tour partiti da Castione della Presolana, Rovetta e Clusone, domenica si è conclusa la seconda edizione del Presolana e-bike Event, la tre giorni promossa da Promoserio con l’intento di far conoscere la rete di sentieri della ValSeriana e le potenzialità turistiche del territorio.

Un evento che ha visto la partecipazione di molte famiglie, il target su cui gli amministratori dell’Alta ValSeriana puntano per far vivere le loro montagne 365 giorni l’anno.

Un evento che ha visto la partecipazione di molte famiglie, il target su cui gli amministratori dell’Alta ValSeriana puntano per far vivere le loro montagne 365 giorni l’anno.
SENTIERI (E ARTE) PER TUTTI
Se gli specialisti dell’offroad conoscevano già i single track tra la Presolana e il Monte Pora, che offrono passaggi tecnici e panorami mozzafiato (e le cui tracce gps possono essere scaricate sul sito Valseriana.eu), la volontà del Presolana e-bike Event è quella di valorizzare i percorsi che mettono in collegamento i paesi dell’Altopiano di Clusone: Songavazzo, Rovetta, Cerete, Castione e le sue frazioni; tutte facilmente raggiungibili con una e-bike, senza fatica e, soprattutto, stando lontani dal traffico veicolare.
E l’obiettivo è stato centrato, con tante famiglie che hanno pedalato soprattutto sui tre percorsi più facili, adatti ai bambini di tutte le età: quello che da Clusone porta fino ai Borghi della Presolana, sfiorando le coltivazioni del Mais Rostrato Rosso di Rovetta (27 km), quello che da Rovetta permette di scoprire Fino del Monte, Songavazzo e i Mulini di Cerete Basso (28 km) e quello che, partendo da Castione della Presolana, si snoda lungo le frazioni di Bratto, Dorga e Lantana, ai piedi del Monte Pora (15 km).
Inutile dire che, visto che i tracciati attraversano borghi e frazioni, non è difficile trovare fontane, locali per riposarsi o bellezze architettoniche e storiche meritevoli di essere visitate. Un esempio? La casa Museo Fantoni, al cui interno sono custodite le opere prodotte nel corso di tre secoli dalla famiglia bergamasca di intagliatori, scultori e architetti.
IL VILLAGE
I tour guidati partivano dal Parco degli Alpini di Castione della Presolana, da via Fantoni a Rovetta e da Piazza Giacomo Manzù a Clusone, località presidiate dalle guide di mtb della ValSeriana.
Ma a Clusone è stato anche allestito il Village, il centro nevralgico del Presolana e-bike Event: oltre a poter noleggiare le e-bike, in Piazza Manzù è stato possibile acquistare i prodotti tipici della valle, conoscere le iniziative organizzate per l’estate 2021 e far divertire i più piccoli, che potevano pedalare lungo il bike park gestito dai maestri della Mtb Parre, società che dodici mesi è salita sul tetto d’Italia tra gli allievi 2° anno grazie a Nicolas Milesi.
Immancabile il Corpo volontari Presolana, che nei tre giorni ha presidiato tutto l’Altopiano permettendo alla manifestazione di riuscire nel migliore dei modi.

UN TURISMO NUOVO (E REDDITIZIO)
“Per centrare l’obiettivo di promuovere il nostro territorio in una nuova chiave ecosostenibile abbiamo bisogno dell’impegno di tutti”, afferma Maurizio Forchini, presidente di Promoserio. “Per questo cinque anni fa abbiamo lanciato il tavolo di lavoro sul cicloturismo, coinvolgendo amministratori locali, imprenditori e semplici appassionati, con la volontà di darci un orizzonte comune. E i risultati di questo lavoro stanno arrivando: oggi possiamo contare su 200 biciclette a pedalata assistita (erano 30 nel 2017), una squadra di guide di mtb, una decina di punti noleggio e su 100 km di sentieri, che contiamo di raddoppiare nel giro di tre anni”.
L’impegno non è fine a se stesso; anzi, rappresenta un passaggio obbligato se si vuole rendere attrattivo il territorio, in un mercato altamente competitivo.
L’esempio della provincia di Trento, approfondito nel corso del convegno ‘Turismo dolce e mobilità sostenibile nelle aree montane’ svoltosi sabato a Castione della Presolana, è emblematico.
I 430 km di tracciati ciclabili interconnessi (a cui bisogna aggiungere i sentieri) generano un indotto di 120 milioni all’anno; contro gli otto investiti.
“Ogni euro investito sulle piste ciclabili, nella loro promozione o nella conversione ciclabile della mobilità porta 11 € di indotti”, spiega Sergio Deromedis, direttore dell’Ufficio piste ciclabili della Provincia autonoma di Trento, che lancia una provocazione. “Invece dei bonus per l’acquisto delle biciclette, perché non pensare a un rimborso di 25 centesimi per ogni chilometro percorso in bicicletta? Questo promuoverebbe l’uso della bicicletta, spingerebbe le aziende a diventare bike friendly e permetterebbe allo Stato di risparmiare soldi che al momento sono destinati alla Sanità per curare malattie che l’attività fisica potrebbe prevenire”.