Rio 2016: Azzurre con Salvoldi sul percorso olimpico
“Nervoso” per Giorgia Bronzini, “impegnativo e da attacchi a sorpresa” per Elisa Longo Borghini e Valentina Scandolara, “per coraggiosi e validi guerrieri” sorride Rossella Ratto.
RIO DE JANEIRO (BRASILE) – Il CT Edoardo Salvoldi le ha chiamate per un sopralluogo in chiave olimpica: Giorgia Bronzini (Forestale Cicli Olympia Vittoria), Tatiana Guderzo (G.S. Fiamme Azzurre), Elisa Longo Borghini (G.S. Fiamme Oro), Rossella Ratto (G.S. Fiamme Azzurre) e Valentina Scandolara (Centro Sportivo Esercito).
Ieri, martedì 10 maggio, il primo sopralluogo sul tracciato della prova in linea che si snoda lungo 141 k. Le azzurre ne hanno percorso 110 di chilometri, comprendendo la salita di Joà posta a meno 30 km dall’arrivo, il circuito duro di Grumari (di 24.8 km) con le tre salite che, in ricognizione così come durante l’Olimpiade, sarà percorso due volte, ed il tratto di pavè di 2.8 km. La Nazionale donne ha visionato anche il tratto di costa di 20 km che sarà ripetuto due volte in gara.
“Ci manca ancora da visionare la salita più lunga. Per ora è un percorso molto nervoso con l’insidia del tratto in pavé. Sapevamo che è un percorso per coraggiosi e grintosi oltre che per validi guerrieri” – commenta l’azzurra Rossella Ratto.
Così Giorgia Bronzini sul circuito di Grumari: “Nervoso e potrebbe essere un trampolino di lancio per corridori validi ma che hanno in squadra corridori adatti al finale o per coloro che sanno che l’ultima salita non rientra nelle loro corde”.
Oggi le azzurre effettueranno una nuova ricognizione sul percorso comprendendo oltre alla salita di Joà anche quella di Canos con la salita ed impegnativa finale di vista Chinesa. Attendiamo dalle azzurre dall’altra parte dell’oceano, nuove sensazioni.