Europei Strada Juniores: festa francese a Trento con Romain Gregoire. Quinto Oioli
TRENTO (TN) – Il campione nazionale francese Romain Gregoire ha vinto oggi a Trento la prova su strada Juniores dei Campionati Europei Strada Trentino 2021. Finale con uno sprint a tre nel quale il corridore transalpino ha dimostrato tutta la sua forza anticipando il temibile norvegese Per Strad Hagenes e terzo l’altro francese Lenny Martinez, quest’ultimo fresco vincitore del Giro della Lunigiana.
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Per Gregoire, 18 anni, è tesserato per la AG2R Citroën U19, è campione nazionale crono e strada, ha vinto importanti gare internazionali, in Italia si era aggiudicato nei mesi scorsi il Trofeo Dorigo a Solighetto, in provincia di Treviso.
Positiva la prova degli azzurri con il quinto posto del piemontese Manuel Oioli, secondo nella volata del gruppo, 11° Alessandro Romele, 16° Edoardo Zamperini, 30° Alessandro Pinarello, 32° Ludovico Crescioli e 37° Giulio Pellizzari.
Il percorso misura 105,7 chilometri, da affrontare ci sono 8 i giri del circuito di Trento, un circuito è lungo 13,2 km e caratterizzato dalla salita di Povo (3,6 km al 4,7%).
La Nazionale italiana diretta dal CT Rino De Candido schiera Ludovico Crescioli, Manuel Oioli, Giulio Pellizzari, Alessandro Pinarello, il campione italiano Alessandro Romele ed Edoardo Zamperini. Alla partenza ci sono 156 concorrenti.
Dopo qualche scaramuccia di poco conto, bisogna attendere una quarantina di chilometri per vedere il primo allungo degno di nota, promosso da Cedric Abt (Germania) e Darren Rafferty (Irlanda), a loro si aggiunge anche Marco Shrettl (Austria), ma i tre vengono ripresi poco dopo.
A poco più di 30 km dall’arrivo ci prova proprio il francese Romain Gregoire (Francia), che evidentemente sente di avere un ottima gamba, ma anche per lui non c’è troppa libertà.
Si susseguono poi diversi tentativi, ma al suono della campana il gruppo dei migliori, forte di una quarantina di unità, si presenta compatto.
Durante l’ultimo assalto alla salita di Povo si muove uno degli atleti più attesi, il norvegese Per Strand Hagenes, su di lui si riportano immediatamente altri due grossi calibri: i francesi Romain Gregoire e Lenny Martinez.
I tre scollinano davanti a tutti, con 7 secondi di vantaggio, e continuano nella loro azione che diventa chiaro possa diventare quella decisiva. È in particolare la Germania a guidare l’inseguimento, ma i tre guadagnano fino a 10 secondi e riescono ad arrivare al traguardo dove, nello sprint a tre, ha la meglio Gregoire che aggiunge un’altro prezioso alloro alla sua già strepitosa stagione.
Le parole dei protagonisti, a partire da Oioli: “Poteva andare in tutti i modi. Alcuni corridori sono scappati in salita e hanno fatto la differenza. Noi e il Belgio non siamo riusciti ad organizzare un inseguimento, tentennando troppo. Rimango comunque soddisfatto del mio quinto posto: è stata una gara di resistenza, da correre più con la testa che con le gambe”.
Rammaricato il CT Rino De Candido, alla guida della formazione azzurra: “Abbiamo corso bene fino all’ultimo scollamento, poi ci siamo persi. Le poche gare all’estero di quest’anno, l’insperienza e la poca fiducia nei nostri mezzi sono tutti fattori che non ci hanno agevolato. È una questione mentale che riguarda tutti, non c’entra con le scelte. Ma sono sicuro che ai Mondiali, tra pochi giorni, ci rifaremo”.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 41,308
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