La francese della Valcar – Travel & Service Margaux Vigié: “Correre la Roubaix sarà emozionante”
ROUBAIX (FRANCIA) – Energia, determinazione, professionalità, voglia di migliorarsi e – perché no? – anche voglia di divertirsi: queste sono le caratteristiche di Margaux Vigié, atleta francese arrivata alla Valcar – Travel & Service lo scorso anno. Domani correrà la sua prima Paris – Roubaix insieme a Balsamo, Consonni, Guazzini, Pirrone e Sanguineti: ecco le sue parole alla vigilia di questa corsa.
Margaux, che cosa significa per una francese partecipare alla Parigi – Roubaix? Ti piace questa gara?
“Significa molto. A dire il vero, da quando ho iniziato a pedalare, mio nonno mi chiedeva se fossi andata a gareggiare lì, anche se non siamo una famiglia di ciclisti. Perché in Francia quando si parla di ciclismo, la gente ti chiede sempre se corri il Tour o la Roubaix. Da quando hanno annunciato la gara, speravo in una convocazione, ma non volevo affrettare i tempi. Il cambio di data mi ha dato il tempo di rafforzare la mia esperienza e la posizione nella squadra. È una gara così mitica, tutti conoscono il nome delle sezioni di pavé, cosa è successo nelle passate edizioni, la delusione del favorito o la vittoria dopo una gara tremenda sotto la pioggia. Fare una doccia al velodromo sarà emozionante sia per la gara che sarà un inferno, sia per il fatto che siamo le prime donne ad essere qui dopo 125 anni dalla prima edizione. Mi sento incredibilmente motivata e onorata ad essere lì: diamo un po’ di pepe a questa prima edizione.”
Come hai vissuto la vittoria della tua compagna di squadra Elisa Balsamo al Mondiale?
“È stato strabiliante. Non potevo crederci… Con la mia compagna di squadra Lizzie Stannard, siamo tornate da un lungo allenamento e abbiamo visto gli ultimi 30 km, è stato fantastico vedere il lavoro della squadra italiana chiudere ogni attacco degli olandesi per consegnare uno sprint pulito ad Eli. Mi sento davvero orgogliosa e onorata di essere nella squadra non solo della campionessa del mondo, ma anche delle compagne di squadra che l’hanno aiutata a raggiungere questo momento storico. Mi ci è voluto così tanto tempo per realizzare che correremo per la campionessa del mondo… Per tutta la sera ho detto a Lizzie “Ci avresti mai creduto che ce l’avrebbe fatta, che sarebbe diventata campionessa del mondo e che avremmo poi corso per la maglia più distintiva e più incredibile che tu possa immaginare!? Fino a fine anno si corre con la maglia iridata.”
Parliamo di te, Margaux. Come valuti la tua stagione?
“Sono abbastanza contenta dei progressi fatti in questo primo anno completo con la squadra, penso di aver preso fiducia nelle mie capacità e di avere migliorato in modo esponenziale il mio lavoro per la squadra. I momenti migliori sono state tutte le giornate vincenti di Chiara o Elisa. Mi sono sentita così orgogliosa di essere nella squadra e del mio lavoro fatto per raggiungere la vittoria delle compagne.”
Ci sono stati momenti difficili?
“In Spagna a maggio. Stavo lottando con un infortunio e mi ci è voluto troppo tempo per dirlo perché non volevo deludere le aspettative.”
In cosa ti senti migliorata?
“Penso che sia meglio chiederlo alle mie compagne di squadra! Forse potrebbe essere nell’essere un elemento pienamente funzionale della squadra.”
In cosa vorresti migliorare?
“Magari evitare di fare azioni inutili all’inizio gara per essere più presenti alla finale… ma si chiama esperienza, no?”
Come ti sei trovato con i tuoi compagni di squadra in questa stagione?
“Ancora meglio dell’anno scorso! Ho lavorato molto sul mio italiano e avere la capacità di scherzare, capire la risposta. Farsi una bella risata a tavola o in camper prima della gara non ha prezzo. Avere qualche termine slang italiano è anche molto divertente a causa del mio accento francese/spagnolo… ringrazio Ilaria per avermelo insegnato (ride, ndr)! Mi piace molto far parte di questa fantastica famiglia rumorosa dove risate e battute sono ben inserite in un lavoro professionale.”
Quali sono i tuoi piani per questi ultimi mesi del 2021?
“Dopo la mia ultima gara tornerò in Francia per riposarmi un po’ con la mia famiglia, poi ho un mese di stage nel servizio pediatrico dell’ospedale della mia città natale e quindi sarà il momento di iniziare gli allenamenti per il 2022 con la voglia di essere più forte e veloce sotto tutti i punti di vista.”