Giro del Casentino: festa Team Colpack Ballan col bergamasco Sergio Meris
AREZZO (AR) – La Toscana porta bene a Sergio Meris, atleta bergamasco del Team Colpack Ballan, che al Giro del Casentino, in provincia di Arezzo, ottiene la sua seconda affermazione stagionale al termine di una gara lunga ben 175 km svoltasi in 4h07.28” alla media di 42, 521 km/h.
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Il corridore di Gorle, al 3° anno nella categoria, scalatore di 1,80, è riuscito a fare la differenza nella 105^ edizione della classica nazionale per Elite e Under 23. Nella volata a tre sul traguardo di Corsalone, ha battuto i due compagni di fuga del Team Qhubeka, Jacopo Menegotto e Alessandro Iacchi secondo e terzo classificato.
Un’impresa non da poco per il corridore del team del patron Beppe Colleoni, della famiglia Ballan e di Antonio Bevilacqua che è riuscito a non farsi chiudere nella morsa dei 2 compagni di squadra che hanno più volte tentato di sorprenderlo.
E’ lo stesso Meris, studente universitario alto 1,80 e con la passione per la cucina, che racconta quanto successo.
“Ci voleva questa vittoria. E’ una grande soddisfazione e una liberazione per tutti noi dopo un periodo ricco di sfortuna. Sono reduce da 15 giorni in altura, stavo bene ed ero motivato. Avevo chiesto alla squadra di essere supportato e mi hanno messo nelle condizioni migliori. Grazie a tutti i compagni”.
Il vincitore spiega il finale: “Mi sono avvantaggiato nel tratto in salita e negli ultimi 4 km di fatto è stato un susseguirsi di attacchi visto che Menegotto e Iacchi potevano contare sulla superiorità numerica. Iacchi ha anticipato lo sprint e mi sono messo a ruota lanciando poi il mio sprint e resistendo alla rimonta di Menegotto. Non era facile ma, volevo fortemente questo successo che dedico a Beppe Colleoni, alla famiglia Ballan e a tutta la squadra che ci è stata vicina in una fase della stagione molto delicata”.
Il precedente successo di Meris risale al 30 aprile al Castello di Albola, sempre in Toscana.
In ammiraglia oggi c’era Gianluca Valoti. E’ il tecnico che spiega lo svolgimento della corsa nel suo complesso: “Siamo partiti per far bene, sapevamo che il gruppo era in crescita. Gli uomini di punta erano Sergio Meris e Mattia Petrucci. Ci sono stati vari tentativi di attacco nella parte iniziale con Samuel Quaranta e Francesco Calì. Poi in salita hanno lavorato Petrucci e O’Connor. Devo ammettere che il finale era piuttosto complesso dal punto di vista tattico, ma oggi Sergio ha sfoderato una prestazione super”.
LA CORSA: Prima difficoltà l’iniziale ascesa a Sarna, e gruppo compatto a metà percorso che restava tale fino quasi ai piedi della lunga salita a Chiusi della Verna dal versante di Rassina-Chitignano, quello più impegnativo dopo circa 120 chilometri. E qui la corsa è esplosa con Mosca, Pierantozzi, Meris, Menegotto e Iacchi tra i più reattivi. Ed erano proprio quest’ultimi a prendere il largo lungo la discesa resistendo poi all’inseguimento di un ristretto plotoncino fino al traguardo di Corsalone.
Media km/h: 42,551
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