Il cambio di marcia di Linda Zanetti: “Dall’EPZ Omloop van Borsele qualcosa è cambiato”
Nell’ultimo mese la svizzera Linda Zanetti è stata la protagonista assoluta in casa UAE Development Team: vittoria all’EPZ Omloop Borsele, vittoria alla seconda tappa del Gracia Orlova e vittoria al GP Ticino. L’abbiamo intervistata alla vigilia del Tour de Bretagne, una gara nella quale parteciperà insieme a Yuliia Biriukova, Anastasia Carbonari, Beatrice Caudera, Elisabeth Ebras e Sophia Zwaan.
—
1220 amici si sono già iscritti al canale Telegram BICITV.
Per ricevere aggiornamenti in tempo reale sul mondo del ciclismo, unisciti a loro cliccando qui.
—
Linda Zanetti, le sue ultime gare sono state fantastiche: hai vinto una tappa al Gracia Orlova e hai lottato per la classifica generale.
“Mi spiace perché sono caduta proprio all’ultima tappa e ho dovuto ritirarmi. Peccato. Però sono contenta, perché ho dimostrato di avere fatto un passo avanti rispetto all’inizio della stagione e di essere migliorata anche rispetto all’anno scorso. Infatti al Gracia Orlova ho corso bene anche in tappe non adatte alle mie caratteristiche. Merito anche del lavoro di squadra e del supporto delle mie compagne di UAE Development Team. Gara dopo gara ci stiamo conoscendo e stiamo capendo quali sono le qualità di ogni singola ragazza. Questo è meraviglioso. Ora sappiamo “chi può fare cosa” e questa consapevolezza ci permette di gareggiare con maggiore qualità”.
Siete anche diventate amiche o siete soltanto ‘colleghe di lavoro’?
“Siamo anche diventate amiche. Tutte le atlete della UAE Development Team sono molto gentili, hanno un buon carattere e sono aperte a nuove amicizie. Mi trovo molto bene”.
Si aspettava un inizio con tre vittorie?
“Se devo essere sincera, pensavo di iniziare meglio la stagione. Dopo le gare in Spagna, in Croazia e in Italia (Trofeo Ponente in Rosa) non ero molto soddisfatta. Credo di avere bisogno di partecipare a qualche gara prima di entrare in forma. Sapevo che potevo andare più forte, ma non riuscivo a dimostrarlo”.
Quale è stato invece il momento più bello di questo 2023?
“La vittoria all’EPZ Omloop van Borsele. Non credevo che potessi vincere. Fino alla linea d’arrivo temevo che il gruppo potesse riprendermi e invece ho vinto. Una gioia indescrivibile in una gara che ha nell’albo d’oro atlete di primissimo piano come la campionessa del mondo Elisa Balsamo, che ora corre nel World Tour”.
A proposito di World Tour, il progetto UAE prevede che le atlete del Development Team possano gareggiare insieme alle atlete del UAE Team ADQ. Anche lei ha gareggiato a Scheldreprijs con il UAE Team ADQ.
“Ero molto contenta di correre a Scheldeprijs e nello stesso momento ero un po’ agitata. Non ho avuto difficoltà, perché so come lavora il UAE Team ADQ, avendoci corso l’anno scorso: e poi alla fine è arrivato anche il secondo posto di Chiara Consonni, quindi è andato tutto bene”.
Oltre a essere giovane anagraficamente, lei si può considerare una sorta di debuttante su strada, visto che prima correva in mtb. Perché questo cambiamento?
“Ho iniziato a correre in MTB a 11 anni nel Velo Club Monte Tamaro, una piccola squadra vicina a casa mia. Quando avevo 17 anni ho potuto fare le prime esperienze su strada con la nazionale svizzera. Quando lo scorso anno ho avuto la grande opportunità di gareggiare con UAE Team ADQ, ho accettato”.
E adesso gareggi per UAE Development Team, un progetto innovativo nel mondo del ciclismo femminile. Nessuno meglio di te può spiegare questa sinergia visto che hai gareggiato l’anno scorso con una squadra World Tour.
“Dopo tre mesi, posso dire che il progetto sta funzionando. Come ho detto, io ho bisogno di partecipare a tante gare per entrare in forma e per fare esperienza. Quest’anno ho già partecipato a più gare rispetto all’anno scorso e in questo modo un’atleta può crescere senza l’ossessione del risultato, perché gli obiettivi di una squadra World Tour sono diversi dagli obiettivi di una squadra di sviluppo. Allo stesso tempo, a differenza di altre squadre continental, sai che alla UAE Development Team c’è la possibilità concreta di gareggiare per una squadra World Tour. Questo dà grande motivazione e ti spinge a fare sempre meglio”.