Giro: Santiago Buitrago re delle Tre Cime di Lavaredo. Roglic rosicchia 3″ a Thomas
TRE CIME DI LAVAREDO (BZ) – In quello che può essere definito il paradiso dei ciclisti, il colombiano Santiago Buitrago ha coronato il suo sogno di vincere una tappa del Giro d’Italia 2023. Il portacolori della Bahrain Victorius, come già accaduto a Lavarone nel 2022, ha coronato una fuga da lontano nata prima del Campolongo e, dopo il Valparola, il Giau e il Passo Tre Croci, ha staccato i compagni di fuga, tra cui l’inesauribile Derek Gee, diventando il secondo colombiano a vincere sul traguardo delle Tre Cime di Lavaredo, a distanza di 34 anni dal successo di Luis Herrera (nella foto LaPresse, l’arrivo). A proposito di chi potrebbe centrare un risultato storico per lui e la sua nazione, domani Geraint Thomas potrebbe imitare Chris Froome e Tao Geoghegan Hart diventando il terzo britannico a vincere il Giro d’Italia: anche nella tappona dolomitica, infatti, il capitano di Ineos Grenadiers ha controllato alla perfezione la situazione, perdendo solo 3″ da Primoz Roglic. Sembra essere fuori dai giochi per la rosa Joao Almeida, che ha perso altri 20″ dai due rivali. Per quanto impegnativa, difficile pensare che la cronoscalata di domani al Monte Lussari possa permettere al portoghese di recuperare 59″ al britannico.
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Pochi secondi dopo aver attraversato il traguardo, il vincitore Santiago Buitrago Sanchez ha detto: “E’ una vittoria epica, in una giornata perfetta. Sono molto contento perchè ho lottato tanto per entrare in fuga. Vincere davanti a questo pubblico è qualcosa di speciale. E’ stato un bel Giro per la nostra squadra, con due vittorie di tappa. Sono contentissimo”.
La Maglia Rosa Geraint Thomas subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “E’ stata una giornata difficile, tante salite ad elevata altitudine. Nel finale ho provato a forzare il ritmo ma Roglic è stato bravo a rientrare e a sorpassarmi. Ha guadagnato qualche secondo ma rimango in testa e fiducioso. Domani sarà un giorno speciale. Bellissimo da spettatore, terribile da attore protagonista”.
La tappa
Come detto, la 19° tappa è stata una corsa a due tra i fuggitivi della prima ora, riusciti a evadere dal gruppo dopo una prima ora corsa a medie altissime, e il gruppo, controllato dalla Ineos Grenadiers.
Davanti a comporre il drappello di testa si trovavano: Veljko Stojnic (Corratec Serre Italia), Larry Warbasse, Nicolas Prodhomme e Alex Baudin (Ag2r Citroen), Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost), Derek Gee (Israel Premier Tech), Davide Gabburo (Green Project Bardiani Csf Faizanè), Vadim Pronskiy (Astana), Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Michael Hepburn (Jayco AlUla), Stefano Oldani (Alpecin Deceuninck), Mattia Bais (Eolo Kometa), Josè Rojas e Carlos Verona (Movistar).
Un gruppo di testa con pochi specialisti puri sulle lunghe salite, ma capace di proseguire di buona lena attaccando il Giau con quasi 7′ sul gruppo. A quel punto si è capito che il successo di tappa sarebbe stato un discorso privato tra i fuggitivi, con Gee che, transitando primo sul Tre Croci e sul Giau, è balzato al secondo posto anche nella classifica degli scalatori (è secondo anche in quella a punti). Ma a centrare il bersaglio grosso è stato Buitrago che, gestendo alla perfezione l’affondo dello stesso Gee all’imbocco delle Tre Cime di Lavaredo, ha ritrovato le ruote del rivale a 1800 metri staccandolo irrimediabilmente e andando a prendersi la seconda tappa al Giro della sua carriera.
Alle loro spalle, nel frattempo, degli sfiniti uomini di classifica hanno provato a mettersi in difficoltà. Con Eddie Dumbar (Team Jayco AlUla) e Lennard Kamna (BORA – hansgrohe) in crisi, il primo a forzare il passo è stato la maglia bianca Joao Almeida; ma la prima sgasata è stata quella di Primoz Roglic, immediatamente seguito da Geraint Thomas, con Almeida costretto a recuperare qualche metro. Una volta ricompattati i tre contendenti, e rientrati anche Damiano Caruso e Thymen Arensman, è stata la maglia rosa ad affondare il colpo a 400 metri: un allungo determinante per piegare la resistenza di Almeida e, in un primo tempo, pure quella di Roglic. Ma lo sloveno, approfittando dell’appannamento del leader della generale negli ultimi metri, è riuscito a rientrare, scavalcando il britannico e rosicchiandogli 3″ nella generale: ora i due sono separati da 26″.
Le maglie del Giro d’Italia
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale: Geraint Thomas (INEOS Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti: Jonathan Milan (Bahrain – Victorious)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna: Thibaut Pinot (Groupama – FDJ)
- Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani: João Almeida (UAE Team Emirates)
Stage 19 | 26/05/2023 | Longarone – Tre Cime di Lavaredo (183 km)
1 BUITRAGO Santiago (COL) Bahrain – Victorious in 5:28:07
2 GEE Derek (CAN) Israel – Premier Tech 0:51
3 CORT Magnus (DAN) EF Education-EasyPost 1:46
4 ROGLIČ Primož (SLO) Jumbo-Visma
5 THOMAS Geraint (GBR) INEOS Grenadiers 1:49
6 ALMEIDA João (POR) UAE Team Emirates 2:09
7 CARUSO Damiano (ITA) Bahrain – Victorious
8 ARENSMAN Thymen (NED) INEOS Grenadiers
9 PINOT Thibaut (FRA) Groupama – FDJ 2:16
10 RUBIO Einer Augusto (COL) Movistar Team 2:26
CLASSIFICA GENERALE
1 THOMAS Geraint (GBR) INEOS Grenadiers 81:55:47
2 ROGLIČ Primož (SLO) Jumbo-Visma 0:26
3 ALMEIDA João (POR) UAE Team Emirates 0:59
4 CARUSO Damiano (ITA) Bahrain – Victorious 4:11
5 DUNBAR Eddie (IRL) Team Jayco AlUla 4:53
6 PINOT Thibaut (FRA) Groupama – FDJ 5:10
7 ARENSMAN Thymen (NED) INEOS Grenadiers 5:13
8 KÄMNA Lennard (GER) BORA – hansgrohe 5:54
9 LEKNESSUND Andreas (NOR) Team DSM 6:08
10 DE PLUS Laurens (BEL) INEOS Grenadiers 7:30