Nicolas Milesi e Giosuè Epis nuovi rinforzi dell’Arkea B&B Hotels Development Team
Punta le sue fiches in Italia il Arkea B&B Hotels Development Team, formazione di sviluppo dell’Arkea Samsic Bianchi (con licenza World Tour) che oggi ha comunicato di aver ingaggiato per la stagione 2024 il giovane bergamasco Nicolas Milesi (classe 2004, attualmente in forza al Team Colpack Ballan CSB, nella foto) e il 21enne bresciano Giosué Epis (ora portacolori della Zalf Euromobil Désirée Fior). Insieme al norvegese Martin Tjøtta, già nell’organico della formazione francese come stagista, i due azzurrini proveranno a guadagnarsi sul campo il passaggio al professionismo, magari venendo promossi nella formazione con licenza World Tour. Una speranza che traspare ovviamente anche dalle parole dei due atleti.
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Ecco le parole di Giosuè Epis, che tra qualche giorno volerà a Glasgow per partecipare il 12 agosto alla prova iridata su strada.
«È una grande opportunità per me entrare a far parte di un team come lo sviluppo di Arkea-B&B Hotels, che spero mi possa aprire le porte al team WorldTour. Il mio obiettivo per la prossima stagione è quello di vincere più gare possibili: sono un velocista, capace di superare in gruppo piccole salite e di esprimere le mie qualità veloci anche su strappi in salita».
Oltre a cercare un posto tra i professionisti, il bresciano non lascerà i libri di scuola, ma continuerà a frequentare la facoltà di Scienze Motorie e Sportive all’Università di Roma.
Resterà focalizzato sulla vita da sportivo invece Nicolas Milesi che, dopo aver conseguito nella stagione 2023 il diploma di geometra, nel 2024 vivrà la sua prima vera stagione libero da impegni scolastici.
«Sono lieto di firmare con l’Arkea-B&B Hotels dévelopement team. Il progetto che mi è stato presentato mi ha subito sedotto: è un modo perfetto per dimostrare le mie qualità, crescendo gradualmente e avendo uno sbocco naturale in una squadra del World Tour. Io sono un ciclista relativamente giovane, visto che ho fatto tutte le categorie giovanili in mtb passando alla strada solo all’età di 17 anni. Forse anche per questo mi piacciono le gare dure, con pioggia e freddo, come le classiche belghe e la Parigi-Roubaix; e a sorpresa ho subito trovato un buon feeling anche con le prove a cronometro».