Lotte Kopecky si laurea campionessa del mondo anche su strada
GLASGOW – La belga Lotte Kopecky non delude le attese e conquista la sua prima maglia iridata su strada, dimostrando un’evidente superiorità. L’atleta della SD Work, dopo aver già conquistato in questa edizione mondiale due ori in pista, vince scattando a poco più di 5 km dal traguardo e lasciando alle spalle tutte le avversarie. Ultima ad arrendersi la danese Cecilie Uttrup Ludwig che però deve accontentarsi del bronzo, beffata sulla linea d’arrivo dall’olandese Demi Vollering che termina così al secondo posto. L’ungherese Blanka Vas vince il titolo tra le Under 23.
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Purtroppo la nostra nazionale, che ha corso bene soprattutto nei primi giri del circuito cittadino, nelle fasi finali ha perso le ruote delle migliori e ha dovuto mettere da parte ogni ambizione. Migliore azzurra Silvia Persico che chiude dodicesima. Degna di nota l’azione della svizzera Elise Chabbey che con coraggio attacca a più di 50 km dal traguardo e viene ripresa solo all’inizio dell’ultimo giro.
Partenza abbastanza tranquilla, gara che si accende solo quando prende il largo una fuga composta da sette cicliste. In testa alla corsa Mischa Bredewold (olanda) Sanne Cant (Belgio), Elise Chabbey (Svizzera), Elizabeth Deignan (Gran Bretagna), Ashleigh Moolman (sudafrica), Blanka Vas (Ungheria) e Juliette Labous (Francia). Per loro una vantaggio mai oltre al minuto. Il gruppo controlla e anche a causa delle continue accelerazioni, si assottiglia a una quarantina di unità. Le fuggitive vengono riprese presto, ancora nella parte iniziale del percorso.
Anche per la gara femminile l’ingresso sul circuito cittadino diventa fondamentale. Nel corso del primo giro provano ad evadere in sette atlete, tra loro anche l’azzurra Soraya Paladin. La Germania e il Belgio tuttavia chiudono il gap. Da lì in poi inizia a farsi vedere davanti una scatenata Lotte Kopecky, sempre seguita a ruota da una bravissima Silvia Persico.
A poco meno di 60 km al traguardo si rimescolano le carte e il gruppo principale, guidato dall’olandese Demi Vollering, torna compatto. In testa alla corsa rimane la svizzera Elise Chabbey, inseguita da Elena Cecchini che prende un po’ di margine passando sulla linea d’arrivo. Brava in questo frangente Annemiek Van Vleuten a rientrare sulle migliori dopo esser rimasta attardata a causa di un problema meccanico.
A 35 km grazie al forcing della Kopecky, rimangono in sette all’inseguimento della svizzera Chabbey. Assieme alla belga si ritrovano Annemiek Van Vleuten, Demi Vollering, Marlen Reusser, Cecilie Uttrup Ludwig, Elizabeth Deignan e Christine Schweinberger. Purtroppo le atlete italiane non riescono a resistere a questi continui scatti.
All’inizio del giro finale Elise Chabbey viene ripresa, mentre una sfortunata Van Vleuten buca ed è costretta a dire addio ai suoi sogni iridati. A 7 km dal traguardo, a seguito dello scatto della Ludwig, rilancia la Kopecky che poco dopo lascia la compagnia della danese e si invola da sola verso il traguardo.
Ordine d’arrivo
- Lotte Kopecky (Belgio) 4:02:12
- Demi Vollering (Olanda) +7
- Cecilie Ludwig (Danimarca) +7
- Marlen Reusser (Svizzera) +12
- Christine Schweinberger (Austria) +34
- Elizabeth Deignan (Gran Bretagna) +34
- Elise Chabbey (Svizzera) +1:24
- Annemiek Van Vleuten (Olanda) +2:48
- Riejanne Markus (Olanda) +3:51
- Margarita Garcia (Spagna) +4:05
(Servizio a cura di Davide Pegurri)