Edoardo Cipollini new entry del Team Colpack Ballan CSB
Il toscano Edoardo Cipollini è il quarto nuovo innesto del team Colpack Ballan CSB. Il lucchese, nato 27 aprile 2005, ha così raggiunto un’intesa con la formazione di Antonio Bevilacqua, del presidente Beppe Colleoni e delle famiglie Ballan e D’Aprile per la stagione 2024. Atleta longilineo, alto 1,80 metri, è un uomo veloce e in grado di reggere sui percorsi impegnativi ed è attualmente in forza alla Work Service (nella foto di Photobicicailotto, il suo arrivo nell’ultima tappa del Giro del Veneto).
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E’ Bevilacqua che racconta la nascita di un rapporto che ha radici molto lontane nel tempo.
“Con Cesare (il padre di Edoardo mancato da poco) c’era una conoscenza di vecchia data. Abbiamo gareggiato assieme, anche se non come compagni di squadra. Dopo tanti anni ci eravamo reincontrati ed aveva fatto visita alla nostra sede di Almè per conoscere meglio il team”.
Edoardo, che si ritiene aperto di carattere, ha sin qui praticato il ciclismo con moderazione. È lo stesso corridore, tesserato nel team di Massimo Levorato, che si presenta.
“Sono un ragazzo estroverso. Inizialmente timido, ma poi mi lascio andare. Quando socializzo riesco a far fare la risata al gruppo”.
La sua annata ciclistica sin qui parla di tre vittorie, di cui due al Giro del Veneto.
“Sì, una bella stagione con 20 piazzamenti nei 5, 10 podi, e le 3 vittorie. A questo si aggiunge la convocazione in azzurro alla Nation Cup, in Germania”.
In breve le motivazioni che lo hanno portato a scegliere Colpack Ballan CSB per il 2024.
“L’ho sempre vista come una formazione forte e mi ha attirato. Fino ad ora non pensavo alle categorie superiori, ma adesso ci siamo ed è già tempo di scegliere. Mio padre era amico di Antonio e ci teneva che venissi qui a correre, anche se alla fine la scelta è stata mia”.
Prima di iniziare la nuova stagione è anche tempo di ringraziare chi lo ha supportato sin qui.
“Ringrazio mio padre Cesare, che mi è sempre stato vicino e ha voluto facessi il corridore. Lui aveva una sua visione del ciclismo e non voleva che mi allenassi più di 2 volte la settimana e così ho fatto fino al mio passaggio in Work Service. Poi lì son cambiate le metodologie. Grazie anche ai tecnici Matteo Berti e Fabio Camerin che mi hanno aiutato molto”.
Le ambizioni 2024.
“Passo con la voglia di imparare perchè comunque si tratta di un passo importante nella categoria U23. Ci tengo a far bene a livello personale. Ora non è più come una volta, quando facevi tanti anni nel dilettantismo e sei chiamato a dimostrare presto il tuo valore. Comunque per me ci sarà anche un nuovo ruolo, perchè in una formazione così ben organizzata dovrò anche saper interpretare nuovi ruoli e aiutare i compagni”.