The Cycling NEST: nasce il development team del Santa Cruz RockShox
The Cycling Nest (il nido del ciclismo) è il nome della academy che la MMTB Cycling, la società proprietaria del Santa Cruz RockShox Pro Team, inaugura con lo scopo di crescere i giovani che si vogliono avvicinare al mondo del ciclismo. Un progetto ambizioso e professionale che vedrà coinvolte tutte le realtà che di fatto gravitano attorno al team da Coppa del Mondo. Da una Cycling School per accogliere i giovanissimi, passando dal Youth Team dedicato a esordiente e allievi, per arrivare al Team Development per Junior e Under 23.
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Dal nido alla Coppa
In sintesi, il progetto scatta già dalla categoria giovanissimi, con la Cycling School che seguirà i ragazzini dai 7 ai 12 anni; poi il Youth Team, che seguirà i bikers nel quadriennio giovanile degli esordienti e allievi. Infine la grande novità, il development team dedicato agli juniores e agli Under 23, anticamera del Santa Cruz RockShox Pro Team.
«Partendo dai giovanissimi per arrivare fino, chissà, al professionismo, abbiamo tutta l’esperienza, i mezzi e le capacità per poter offrire un pacchetto completo senza eguali», spiega Francesco Bondi, Team Manager SCRS. «Un programma che ha come obiettivo principale la crescita a lungo termine dei ragazzi, utilizzando un metodo di lavoro in cui attività mirate e un eventuale ambito più agonistico verranno programmate in funzione di questo. Un progetto che nasce dalla nostra volontà, da appassionati, di fare qualcosa di utile per il ciclismo e in particolare per il ciclismo italiano. Con la speranza di trovare magari qualche giovane talento da inserire nel nostro team di Coppa del Mondo».
Un inserimento nel Santa Cruz RockShox Pro Team che avverrà passando per il Team Development, che nel 2024 sarà costituito da un gruppo di circa sei atleti tra juniores e Under 23. Una formazione che desta curiosità, non solo perché non si conoscono ancora i nomi dei componenti, ma anche perché porta nel cross country quella formula che si sta consolidando su strada.
«Anche nella mtb ci sono team di sviluppo, come il Trinity o il Trek Future Racing, ma si tratta di squadre con un proprio staff, diverso e indipendente rispetto ai Pro Team di riferimento», spiega Andrea Tiberi, che sarà il performance coach chiamato a seguire tutti gli atleti. «In questo caso sia i bikers del Pro Team sia quelli del team development avranno le stesse figure di riferimento, condividendo processi, percorsi, allenamenti e anche alcune gare del calendario».
Il motivo è semplice: far maturare esperienza e far acquisire alcune metodologie di allenamento ad atleti molto giovani.
«Il Team Santa Cruz era nato anni fa con il proposito di accompagnare nella loro crescita alcuni giovani talenti. Con il passare degli anni i nostri atleti sono cresciuti e la squadra con loro. Ora vogliamo, se così si può dire, tornare alle origini: con il know how acquisito presidiare nuovamente le categorie giovanili e degli juniores. Questo ci permetterà di impostare un lavoro a lungo termine, sia da un punto di vista atletico che da un punto di vista tecnico».
Se non è dato ancora sapere i nomi degli atleti che formeranno il team di sviluppo, Andrea Tiberi può già anticipare quello che sarà il calendario agonistico.
«Partiamo con il dire che non sarà un programma gare totalizzante: avendo a che fare con atleti giovani, alcuni dei quali ancora alle prese con la scuola, eviteremo loro tour de force o lunghe trasferte. Ciò non significa che le gare saranno di secondo piano: saremo al via delle principali prove internazionali in Italia, parteciperemo alle UCI Junior Series e alle gare più prestigiose in Francia, Svizzera e Austria, oltre a essere presenti alle quattro prove di Coppa del Mondo che si disputeranno in Europa (Nove Mesto, Crans-Montana, Les Gets e Vermiglio): ovviamente il calendario sarà stilato anche tenendo in considerazione lo stato di forma e di maturazione del singolo atleta».
E se ci fosse un biker già pronto per il salto nel Pro Team?
«Questo è un altro vantaggio di avere un solo staff che segue entrambi i gruppi: se ci fossero atleti già competitivi o a cui vogliamo far vivere un’esperienza con il Pro Team, magari nelle prove di Coppa del Mondo di fine stagione negli Stati Uniti e in Canada, possiamo tranquillamente valutare la loro ‘promozione’ nella prima squadra».
Nel comunicato di presentazione del Cycling Nest si parla di dare la possibilità agli atleti di scegliere la loro specialità. Significa che anche il development team si darà alla multi disciplinarietà?
«Ovviamente il nostro progetto è legato al mondo offroad, quindi investiremo molto nel cross contry olimpico e nello short track. Tuttavia posso anticipare che avremo un’atleta che ha dimostrato nelle categorie giovanili di andare forte anche in pista ed è un percorso che non vogliamo precluderle in partenza. Inoltre il calendario del cross country presenta una pausa estiva che ci darà la possibilità di far gareggiare i nostri atleti in alcune gare su strada, soprattutto nel mese di agosto».
Il programma The Cycling Nest è già attivo. Tutte le informazioni si possono trovare all’interno del sito web ufficiale e/o seguendo i profili social: Facebook e Instagram.