Oltre 2500 biciclette nel Registro delle Biciclette Eroiche
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A guidarci nel mondo del Registro delle Biciclette Eroiche è Giovanni Nencini che da quest’anno presiede la Commissione responsabile di questa specifica attività. Oltre ad essere un profondo conoscitore del mezzo tecnico Giovanni conosce bene il mondo del ciclismo eroico e la sua storia. Suo papà Gastone vinse il Giro d’Italia (1957) e il Tour de France (1960) oltre a tantissime altre corse importanti. Giovanni Nencini è anche scrittore. Nato a Firenze pochi mesi dopo la vittoria di suo padre al Tour, Giovanni ha pubblicato “Sulla cresta dell’onda” nel 2020 e pochi giorni fa il romanzo noir “Il Lorenese” a cura di Syel Edizioni.
I due libri pubblicati finora sono in qualche modo legati fra loro?
Bene, torniamo però a L’Eroica e al Registro delle biciclette eroiche. Come è andata a Gaiole in Chianti quest’anno?
Quante sono le biciclette già censite nel Registro?
Tutti possono iscrivere la propria bicicletta o è assolutamente necessario partecipare a L’Eroica?
A suo giudizio qual è la bicicletta (o le biciclette) più belle tra tutte quelle registrate?
«Sono state tante. Ma la Bianchi Folgore che ha vinto poi anche il Concorso di Eleganza era sicuramente degna di nota. Perfetta in ogni particolare e dotata tra l’atro di una precisa documentazione storica. Un’atra bicicletta che mi ha colpito è stata una Marnati degli anni ’50 costruita da Umberto Marnati. Un esempio eccellente della qualità dei nostri telaisti, famosi in tutto il mondo».
Ci parli un po’ della Commissione che presiede: chi sono gli altri esperti che collaborano con lei?
Il prossimo anno da Firenze prenderà il via il Tour de France. La prima tappa sarà dedicata a Gino Bartali e a suo papà, Gastone. Felice di questa specialissima dedica da parte dell’evento più importante al mondo?
Sta studiando qualche iniziativa particolare insieme ai familiari di Gino Bartali?