Mondiale Ciclocross: Italia quinta nel team relay di Tabor
TABOR (CZE) – Si apre con un quinto posto nel Team Relay il Campionato del Mondo Ciclocross dell’Italia, che oggi a Tabor ha vissuto il suo primo atto con la gara di squadra, a cui hanno preso parte dieci nazioni. Come accaduto a Hoogerheide un anno gli azzurri del ct Daniele Pontoni non sono riusciti a inserirsi nella lotta per le medaglie, che ha visto la Francia artigliare l’oro, precedendo in volata la Gran Bretagna, con il Belgio che ha completato il podio.
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A differenza della startlist trapelata alla vigilia, gli azzurri si sono schierati al via con gli juniores Elisa Ferri e Stefano Viezzi, gli Under 23 Valentina Corvi, Filippo Agostinacchio e Federica Venturelli (Under 23, che ha preso il posto di Sara Casasola) e Gioele Bertolini, schierato al posto di Filippo Fontana.
Come spesso accade la situazione si è delineata nel corso delle frazioni femminili, con le ragazze di Francia, Gran Bretagna e Belgio che sono state capaci di scavare un solco alle loro spalle mettendo nelle migliori condizioni lo junior francese Aubin Sparfel e Cameron Mason di giocarsi l’oro. Bravo il giovane transalpino, che in un tiratissima ultima frazione ha ceduto solo sette secondi al più esperto rivale, battendolo poi in volata.
A proposito di tempi, i responsi cronometrici della gara confermano l’ottima condizione dello junior Stefano Viezzi, che ha fermato le lancette sul tempo di 9′ e 22″: meglio di lui solo il rivale Sparfel, che ha girato due secondi più veloce del friulano.
«Un risultato dolceamaro», il commento del CT Daniele Pontoni e fine prova. «Abbiamo fatto quello che potevamo, considerando che abbiamo dovuto sostituire qualche pedina prima di partire. Sicuramente mi aspettavo qualcosina in più, è mancato il colpo di scena e sul podio sono finite le tre squadre favorite. Noi siamo arrivati subito dietro, replicando il risultato dello scorso anno ad Hoogerheide, e questo non può lasciarci delusi. Certo, fosse arrivata una medaglia saremmo stati tutti più contenti ma siamo solo all’inizio e avremo altri due giorni per dimostrare quanto valiamo».
(Fonte Federciclismo)