Alla vigilia dell’ultima tappa di Coppa del Mondo sulla bacheca Instagram di Stefano Viezzi campeggiava un post: “Non è finita”. E lo junior friulano ha mantenuto la promessa, vincendo a Hoogerheide l’ultima tappa del circuito internazionale e riprendendosi definitivamente la maglia di leader.

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Per il friulano (nella foto di Federciclismo.it, in posa con il ct Pontoni) un arrivo in solitaria, il terzo su sei prove disputate: Senna Remijn, Jules Simon e Aubin Sparfel, hanno tagliato il traguardo con oltre 20 secondi di ritardo; quarto posto amarissimo per il campione europeo Sparfel, che così è stato costretto a riconsegnare il simbolo del primato al campione italiano.

Per quanto all’appello manchi il Mondiale della prossima settimana, la stagione di Viezzi si può già definire storica, con il successo agli Italiani, il secondo posto nel Team Relay tricolore, tre vittorie di tappa e la classifica finale di Coppa del Mondo, e sei centri in gare internazionali disputatesi in Italia. Sul podio, nonostante la gioia, il friulano non si è dimenticato di rivolgere un pensiero al compagno di squadra Giacomo Serangeli, caduto durante le prove e costretto a dire addio al sogno iridato.

È andata decisamente meglio la trasferta in Olanda di Ettore Fabbro, che con il 17° posto ha ottenuto il miglior risultato in Coppa della sua giovanissima carriera: il friulano è stato il settimo atleta classe 2007 a tagliare il traguardo, confermando la crescita denotata nelle ultime apparizioni.

Ettore Fabbro, vincitore a Gallipoli tra gli junior - credit Roberto Ferrante per ASD Romano Scotti

Ettore Fabbro in azione a Gallipoli – credit Roberto Ferrante per ASD Romano Scotti

Campionati italiani giovanili di Castelletto di Serravalle

Se si parla di crescita degli atleti, bisogna osservare con attenzione quanto successo a Castelletto di Serravalle, dove nel weekend si sono disputati i Campionati Italiani Giovanili di specialità.

Nonostante l’influenza abbia costretto al forfait qualche elemento della compagine giovanile diretta dal ds Maurizio Tabotta, anche dalla rassegna tricolore organizzata dalla A Favore del Ciclismo è arrivata una medaglia: merito dell’esordiente classe 2010 Alessio Borile, che ha chiuso al terzo posto la sua gara, al termine di una furiosa rimonta.

Alessio Borile sul podio dei Campionati Italiani Giovanili di Ciclocross

Alessio Borile sul podio dei Campionati Italiani Giovanili di Ciclocross

«Il primo giro è stato complicatissimo», conferma l’atleta friulano, che ha preso parte a una prova che ha visto al via 120 crossisti. «Alla partenza non riuscivo ad agganciare il pedale, poi sono caduto nel passaggio tecnico sbattendo il ginocchio; sono stato costretto a rimontare posizioni su posizioni e, per quanto i primi due ragazzi avessero preso il largo, sono comunque contento di chiudere questa stagione con una medaglia al collo: la conserverò a fianco della maglia rosa del Giro d’Italia Ciclocross».

Nella stessa prova 42° piazza per Luca Montagner, incappato a sua volta in un primo giro complicato.

Tra le Allieve, categorie in cui il team ha dovuto fare a meno di Ambra Savorgnano e Camilla Murro, sono arrivati due piazzamenti di rilievo, con la seconda anno Carlotta Petris quarta tra le allieve classe 2008 e Sara Peruta quinta tra le ragazze del 2009.

Nella combattutissima prova degli Allievi del 2° anno, infine, Nicola Cerame e Gregorio Acquaviva hanno tagliato il traguardo in 13° e 15° posizione, dopo un primo giro che li ha visti scivolare nella pancia del gruppo. Ventisettesima piazza invece per Lorenzo Scocciolini, con Nicholas Murro 46° (nonostante fosse scattato dalla 72° piazzola).

Nella giornata di sabato, le giovani leve della DP66 si sono cimentati anche nel Team Relay, schierando due staffette: quella composta da Nicola Cerame, Alessio Borile, Carlotta Petris e Gregorio Acquaviva ha chiuso al settimo posto; costretto al ritiro invece il quartetto formato da Lorenzo Scocciolini, Luca Montagner, Sara Peruta e Nicholas Murro.