A San Zeno di Montagna festeggiano nuovamente Martina Berta e Luca Braidot
SAN ZENO DI MONTAGNA (VR) – Brillano le maglie tricolori di Martina Berta e Luca Braidot (nella foto di Alessio Pederiva) sui sentieri del Monte Baldo, sede del Pineta Sperane Xco, gara di classe C1 valida come prima prova del circuito Internazionali d’Italia Series.
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Il goriziano del Santa Cruz Rockshox Pro Team, già a segno nel 2023, ha avuto il merito di lasciarsi alle spalle due giovani rivali come il piemontese Simone Avondetto (Wilier Vittoria Factory Team) e il trevigiano Filippo Fontana (Cs Carabinieri). Era stato proprio il campione italiano di ciclocross ad accendere le polveri con una grande partenza, ma giro dopo giro il campione italiano ha trovato il suo passo, non lasciando scampo ai suoi rivali. Buon ottavo posto per Matteo Siffredi (Scott Racing Team), migliore degli Under 23.
«La condizione non è ancora al top. sNei primi giri non avevo le gambe per reggere il ritmo degli avversari così ho amministrato e getito le forze. Questo mi ha aiutato nel finale quando ne avevo sicuramente più di tutti gli altri. Una vittoria che fa bene al morale in vista dell’ultimo test, settimana prossima, ad Haiming prima dell’inizio della Coppa», -ha Luca Braidot
Ancora più autoritaria la prestazione di Martina Berta autrice di una prova d’attacco, di testa e di gambe, che non ha lasciato spazio alle avversarie.
Già al termine del giro di lancio (sei in tutto quelli previsti) si era formato in testa alla gara un quartetto composto da, oltre alla stessa Berta, Chiara Teocchi e Anne Tauber (Orbea Factory Team) e Giada Specia (Wilier Vittoria Factory Team).
Un drappello che è stato polverizzato nel corso della terza tornata, in cui si è registrato l’allungo della campionessa italiana: altra buona prova per Chiara Teocchi, vincitrice ad Albenga una settimana fa, seconda, con Giada Specia che completa un altro podio tutto italiano. E ancora tra le migliori ha chiuso Gina Caluori (Wilier Vittoria Factory Team), giovane elvetica che ha vinto la classifica delle Under 23, precedendo la giovanissima Valentina Corvi e Sara Cortinovis, entrambe della Santa Cruz Rockshox Pro Team.
Queste le parole di Martina Berta al termine della sua cavalcata.
«Ho fatto il primo giro dietro a Chiara Teocchi; ho visto che era molto forte ma forse potevo attaccarla in cima alla salita. Così ho fatto e sono riuscita ad aprire quel piccolo gap che poi pian piano ha continuare a crescere. Sono veramente contenta, l’obiettivo di questo mese era fare uno step in avanti, acquisire passo gara, e direi che ci sono riuscita. Finalmente oggi ho avuto di nuovo le sensazioni dell’anno scorso e sono molto contenta, questo mi dà grande fiducia per il continuo della stagione olimpica».
Le prove degli juniores
Successo austriaco tra le Donne Junior, dove a tagliare per prima il traguardo è stata la favorita Eva Herzog (KTM Factory MTB Team). Alle sue spalle, staccata di soli 27″ è però giunta la sempre meno sorprendente Giada Martinoli (Scott Racing Team), con la sua compagna Giulia Rinaldoni che ha completato il podio. Quarta la campionessa italiana Elisa Lanfranchi (Ktm Protek Elettrosistem).
In campo maschile, dove si sono visti 132 U19 al via, bel testa a testa tra due tuttofare della bicicletta, come il piemontese Tommaso Bosio (Ciclistica Trevigliese) e il campione del mondo di ciclocross Stefano Viezzi (Work Service). Due ragazzi che già ad Albenga avevano dimostrato una buona condizione, risalendo il gruppo dopo uno start complicato.
Grande partenza questa volta del ragazzo friulano, capace di scavare un solco alle sue spalle; ma nell’ultima tornata Bosio ha innestato il turbo riuscendo a riprendere il coetaneo e staccandolo inesorabilmente.
«Oggi è stata durissima e sono assolutamente contento di essere riuscito a spuntarla», ha affermato il vincitore. «Sono andato in po’ in crisi dopo l’attacco di Stefano, ma nell’ultimo giro mi sentivo bene. Sulla salita sono riuscito a raggiungerlo e staccarlo. Ora cercherò di tenere la maglia di leader di Internazionali d’Italia il più a lungo possibile. È decisamente uno dei miei obiettivi della stagione».
Dietro di loro Fabbro è stato vittima di un incidente meccanico che lo ha costretto a dire addio ai sogni di podio, conquistato da un ottimo Diego Milan (ASD Rock Bike Team), arrivato a 55’’ dal Bosio.