PARIGI (FRA) – Sfiora di due punti l’accesso alla finale Pietro Bertagnoli nella gara di BMX Race a Parigi 2024. Il 24enne veronese si ferma così a un passo da un risultato impensabile solo un anno fa (nella foto di SprintCyclingAgency, l’italiano in azione).

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«È stata una stagione incredibile e due mesi di adrenalina pura. Mi sono divertito qui alle Olimpiadi e non ho alcun rimpianto». La gioia di Pietro è comprensibile. Dopo diversi incidenti che gli hanno di fatto compromesso il 2023, il ragazzo che corre per il team francese del Saint Breuc BMX ha trovato una continuità di rendimento solo in questa stagione. La convocazione per le Olimpiade di Parigi è la conferma per un atleta ritrovato.

Nelle tre prove di semifinali l’azzurro alterna una prestazione incerta (soprattutto nella run iniziale) “sono stato troppo timido”, ad una convincente (terzo posto nella seconda run). Il settimo posto nella terza run, però, compromette l’accesso in finale. Il CT Tommaso Lupi non nasconde il proprio rammarico: «Due punti non sono nulla e Pietro ha dimostrato ormai di essere entrato nell’elite mondiale. Con maggiore convinzione avrebbe corso anche la finale». In effetti l’azzurro resta fuori dai primi otto con il punteggio di 15 contro il 13 dell’astraliano Kenny, ultimo dei qualificati.

Il suo nono posto (primo degli esclusi) rappresenta comunque il miglior piazzamento di un italiano alle Olimpiadi nel BMX. Manuel De Vecchi, nel 2008, si fermò al 12° posto. Per il movimento azzurro si tratta di una bella iniezione di fiducia. Perché se è vero che la qualificazione olimpica è stata ottenuta grazie ad un ripescaggio, è anche vero che il piazzamento nel ranking come primo paese escluso è stato frutto delle prestazioni di diversi atleti, alcuni dei quali infortunatisi nel periodo valido. La prestazione di Bertagnoli a questi Giochi ha poi dimostrato come il livello in Italia sia cresciuto e che le distanze con le nazioni leader si sono ridotte.

Certamente per raggiungere la Francia, capace oggi di dominare il podio maschile con Daudet, Andre e Mahieu, ci vorrà ancora tempo, ma il percorso avviato, alla luce anche dei tanti under 23 promettenti e di due elite ancora molto giovani come lo stesso Bertagnoli e Sciortino, è quello giusto.

Tra le donne successo dell’australiana Saya Sakakibara.

(Fonte Federciclismo.it)