Il cannibale Tadej Pogacar fa sua anche la 4° Beking
MONACO (MCO) – Nemmeno la quarta BeKing sfugge dalle mani di Tadej Pogacar, che chiude il suo memorabile 2024 aggiudicandosi anche il criterium monegasco. Al termine di una prova accorciata per il maltempo, il cannibale sloveno è piombato solitario sul traguardo, precedendo un altro iridato Mads Pedersen e l’australiano Michael Matthews (nella foto di Tommaso Pelagalli/SprintCyclingAgency, l’esultanza del vincitore).
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«Beking è davvero un evento fantastico a cui partecipo molto volentieri ogni anno. anche se il tempo non è stato ideale, la corsa è stata divertente», ha dichiarato un soddisfatto Pogacar. «Sono particolarmente felice di aver vinto qui perché non capita spesso di gareggiare a Monaco. È sempre un’esperienza speciale. Sono grato a Matteo e a tutto il team per aver continuato a organizzare questo evento per una causa così importante. È stimolante vedere così tante persone, anche sotto la pioggia, mostrano il loro sostegno e contribuiscono a diffondere il messaggio. La manifestazione è cresciuta di anno in anno ed è emozionante vedere così tanti bambini che vi partecipano: è fondamentale per il futuro di questo sport, per la sostenibilità e i valori propri di Beking. Ho notato anche un maggior numero di persone che usano la bicicletta in generale, il che è sicuramente un segno positivo del fatto che stiamo andando nella giusta direzione».
Peter Sagan, ospite d’onore, spiega: «A Monaco abitano tantissimi professionisti ed è un privilegio assoluto poterli avere tutti schierati a supportare gli importanti messaggi dell’evento anno dopo anno. Anche logisticamente è facilmente raggiungibile quindi molte persone arrivano per incontrare i propri idoli e tifare per loro lungo il percorso. Beking è stata un’idea fantastica, partita bene e ora giunta alla sua quarta edizione, si può solo migliorare. Mi fa sempre piacere poter essere qui. Anche se ora non ho corso, era importante esserci per supportare la causa».
Nonostante il meteo inclemente, l’atmosfera è stata elettrizzante, regalando ai tifosi momenti di pura adrenalina, con il gruppo di corridori di fama internazionale che si sono dati battaglia in alcuni punti strategici del circuito. Porto S.Hercule è stato il cuore pulsante dell’evento con un susseguirsi di attività: dalla la Pro-Am, dove gli amatori hanno potuto sfidarsi con i propri idoli, ai 50 coraggiosissimi giovanissimi che non si sono fatti intimorire dal meteo, per poi concludersi il criterium dei professionisti.
Anche quest’anno, la manifestazione si è confermata come un evento importante nel panorama ciclistico, riuscendo a soddisfare le aspettative come conferma Matteo Trentin al termine del Criterium: «Quest’anno siamo stati messi a dura prova dal tempo ma i miei colleghi e gli sponsor non ci hanno lasciato soli. Non potremmo essere più grati della loro partecipazione. Abbiamo voluto ridurre il numero dei giri ma non lo spettacolo. Stamattina ci siamo riuniti tutti e deciso all’unanimità di correre comunque. È stato fantastico, un’atmosfera impagabile».
Gli fa eco Claudia Morandini, co-fondatrice e titolare di CMT: «Siamo alla quarta edizione e ancora non avevamo sfidato le difficoltà del meteo. Non è stato facilissimo ma ora sono più rilassata perché è andata per il meglio. I corridori sono stati assolutamente incredibili e nessuno si è tirato indietro. C’erano comprensibilmente meno persone sul percorso ma gli appassionati non ci hanno fatto mancare il loro supporto Bellissimo vedere che la solidarietà non si è fermata».
Chiuso con l’acuto di Pogacar il capitolo agonistico, la quarta edizione di Beking proseguirà in serata con l’asta di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto ai progetti di sensibilizzazione ed educazione delle associazioni partner dell’evento.