Chiara Lovat, prima donna giudice in gara negli Emirati Arabi: “Indosserò la divisa, senza velo”
CIMADOLMO (TV) – Chiara Lovat sarà la prima giudice di gara donna in una corsa ciclistica negli Emirati Arabi Uniti. Ne ha dato notizia nei giorni scorsi il quotidiano La Tribuna di Treviso, sottolineando come la ventisettenne trevigiana, che è anche vice sindaco del Comune di Cimadolmo, abbatterà un muro dei più resistenti non solo in ambito sportivo. Per questo abbiamo deciso di riprendere e proporvi questa notizia.
Dal 31 gennaio al 4 febbraio, infatti Chiara (nella foto Fabiano Ghilardi) sarà la prima donna giudice di gara a prestare servizio al Dubai Tour, grazie ad un progetto di collaborazione internazionale che coinvolge Rcs Sport, Federciclismo ed Emirati Arabi Uniti. Un carriera da record la sua, già più giovane giudice di gara nazionale della storia della Federciclismo e nel 2016 Chiara è stata designata su strada per gare importanti come la Strade Bianche, la Milano-Torino e il Gran Piemonte, oltre che per i Mondiali di cross country in Val di Sole e i ciclocross internazionali di Faè di Oderzo e di Gorizia.
“Mai avrei immaginato di essere chiamata a svolgere una gara negli Emirati, finché il mio presidente mi ha chiamato, informandomi che da quest’anno si apre anche alle donne e chiedendo la mia disponibilità” spiega sempre sulle pagine di ulle pagine di La Tribuna di Treviso Chiara Lovat, che vanta la laurea magistrale in sviluppo interculturale dei sistemi turistici conseguita alla facoltà di economia di Cà Foscari
“Sarà un’esperienza doppiamente importante per me. Se da una parte c’è la soddisfazione di poter far da giudice a una gara come il Dubai Tour, che corona un sogno come tante altre gare della massima categoria, dall’altra c’è quella di poterlo fare in un contesto culturale così chiuso alle donne. Essere la prima donna a farlo mi onora, visto anche il mio impegno politico. Preciso che sarò tenuta a indossare la divisa senza alcun copricapo o velo imposti”.