Diario Rosa/1: il Team Colpack racconta il Giro d’Italia Under 23
È giovedì, il giorno dei matti, si dice simpaticamente in Italia e noi, squadre dilettanti italiane, responsabili e tecnici siamo tutti emozionati e felici come dei bambini per l’inizio di un’avventura sportiva che ci mancava da anni: il Giro d’Italia Under 23 Enel.
L’atmosfera che ci circonda è particolare: l’attesa non è di tensione come dovrebbe essere, anche se, leggendo l’elenco dei partecipanti ti rendi conto che gli avversari stranieri sono di alta qualità, ma è un’atmosfera di serenità e di grande orgoglio, perché il Giro d’Italia Under 23 ci voleva e ne siamo un po’ orgogliosi che sia ritornato. Per farvi un esempio è come se tu facessi cinque anni di scuola superiore e poi gli esami di maturità non te li fanno fare per mille motivi……si chiamiamolo pure diploma per i nostri ragazzi che hanno iniziato un sogno da piccoli con un obbiettivo comune, passare professionisti.
Il centro di Imola è il ritrovo per la punzonatura e quando arrivi al parcheggio, il rosa che colora il pullman della Gazzetta, le macchine del Giro e tutte le locandine ti fanno proprio sentire al Giro d’Italia e ti dimentichi anche di essere a quello Under 23. Per tutti noi è il Giro e lo sentiamo un po’ nostro, noi squadre italiane, perché il suo primo creatore – Davide Cassani – ci ha reso partecipi sin dall’inizio di questo grande evento e insieme a Marco Selleri, che è il perno di questa grande organizzazione, ci hanno messi al centro dell’evento chiedendo consigli, ma soprattutto già da ieri, nel momento della prima riunione tecnica, si sono resi disponibili a qualsiasi momento di confronto. A loro da parte nostra un grande grazie e siamo sicuri che tutto andrà per il meglio.
La nostra squadra, il Team Colpack, partecipa a questo giro a tappe con sei atleti: due del quarto anno, uno del terzo e tre del secondo anno Under 23. Veniamo da un ottimo inizio di stagione agonistica con diverse vittorie ottenute in Italia ed all’estero, ma siamo pienamente consapevoli che i nostri avversari sono forti, esperti, abituati alle corse a tappe in giro per il mondo e quindi per noi e per tutti gli atleti italiani – 18 squadre per un totale di 108 atleti italiani – sarà un banco di prova ed un momento di confronto agonistico molto ma molto importante.
Seid Lizde, Filippo Zaccanti, Alessandro Fedeli, Matteo Sobrero, Mark Padun e Marco Negrente sui pedali, Antonio Bevilacqua e Beppe Maffioletti in ammiraglia, Gianluca Valoti e Rossella Dileo sulla seconda ammiraglia con Daniel Facheris addetti ai rifornimenti e per finire Andrea Tessaro che con il Motorhome gestisce la nostra partenza, i nostri arrivi, la parte rifornimenti e con Facheris sarà il responsabile degli “pneumatici” umani dei nostri ragazzi …………le gambe J.
Pronti via – popolo che pedala – si parte per la prima tappa, con partenza ed arrivo a Imola. Noi saremo con voi su Facebook nella pagina Colpack Dilettanti, su Twitter Team Colpack e su Instagram Team Colpack……….noi ce la mettiamo tutta voi……seguiteci e fate il tifo per tutti questi giovani ragazzi che credetemi di fatica ne fanno proprio tanta.
Eccoci alla partenza, davanti ad una splendida Rocca Sforzesca nel centro di Imola. I ragazzi sono molto emozionati, in primis perché questa è la prima tappa e poi perché l’organizzazione del ritrovo ci lascia stupiti. I parcheggi ben organizzati per tutte le squadre, le transenne ben sistemate sino alla linea d’arrivo, la voce dei due speaker del Giro, il piccolo villaggio creato per la presentazione delle squadre, bambini e mamme che si aggirano fra di noi per cercare i vari gadget distribuiti da tutti gli sponsor del Giro, le venti moto della polizia stradale ben allineate e le tre auto che ci seguiranno per tutte le tappe. Caro Davide Cassani questo non è solo il Giro Under 23 ma è una gran bella gara a tappe riservata alla nostra categoria e vista l età e la poca esperienza che ho del settore, direi che è fra le più belle …… è solo la prima tappa? sì è vero, ma chi inizia bene non può che continuare e migliorare.
Pronti via quindi alle 12: 50 e dopo circa 4 km di trasferimento è gara, caratterizzata da vari attacchi, e quello più importate è portato da tre atleti che raggiungono un vantaggio massimo di 2’40”. Sono Bais (Team Friuli) Areruya (Dimnsion Data) e Ermenault (Team Wiggins). Quest’ ultimo lo conosce bene il nostro ex atleta Filippo Ganna visto che lo ha battuto al Campione Europeo dell’anno scorso a crono e per molti chilometri è stata quella la sua posizione……giù la testa, mani sul manubrio e via a pedalare a tutta.
Piano piano però sotto il lavoro degli uomini BMC il vantaggio dei primi è sceso e sono stati ripresi proprio poco prima dell’ultimo GPM.
Ci troviamo a 10 km dall’ arrivo e a scollinare al GPM dei Tre Monti sono proprio il nostro Seid Lizde che si aggiudicherà la maglia verde degli Scalatori, Sivakov (che è un uomo da tenere d’occhio per la vittoria finale) ed in terza posizione il nostro Mark Padun. Quindi si scollina con un gruppo di 50 atleti e giù in picchiata verso l’arrivo di Imola. È a questo punto che Lizde tenta un attacco in solitaria e guadagna qualche secondo ma in testa al gruppo sono veloci e rapidi nell’inseguimento. A metà discesa quindi appena ripreso Seid con un’azione poderosa parte l’uomo Axeon Neilson Powless che riesce a mantenere un vantaggio seppur minimo ma sufficiente per vincere la tappa e per vestire la prima maglia rosa del Giro Under 23.
Vince Powless quindi, in seconda posizione nel gruppo si piazza Welten Bram che è convinto, come molti in questo periodo di aver vinto la tappa alzando le mani, ed un applauso va al terzo classificato e primo degli italiani che è Giovanni Lonardi della General Store.
La nota dolente di questa tappa sono le molte cadute senza conseguenze durante i km in gara, ma soprattutto la caduta ai 2 km dall’ arrivo, dove dei nostri viene coinvolto Fedeli e la caduta ai 300 metri dal’ arrivo dove sono coinvolti molti altri atleti.
Ne ho visti arrivare almeno tre a piedi con la bici completamente rotta. Ne ho visti arrivare molti sanguinanti e pieni di botte o bruciature. Insomma è stato un bollettino medico bello pieno quello di oggi, ma spero che non si ripeta.
Per i nostri tutto ok. Lizde è stato premiato con la maglia verde dei GPM e purtroppo Fedeli è un po’ tutto acciaccato, ma ha una grande grinta ed un gran carattere e come tutti gli atleti che oggi hanno avuto incidenti domani sarà al via per affrontare la seconda tappa di questo Giro Under 23.
A domani popolo che pedala per un altro giorno rosa.
Rossella Dileo