Diario Rosa/2: il Team Colpack racconta il Giro d’Italia Under 23
Buongiorno popolo che pedala, oggi un’altra tappa del Giro d’Italia Under 23 Enel. Si parte dal paese di Castellarano e si arriva in cima all’Abbazzia di San Valentino, in provincia di Reggio Emilia.
È bella l’aria che si respira al nostro arrivo alla partenza perché sembra quasi una festa. Quasi perché è in questi momenti che gli atleti incontrano i genitori, le fidanzate e noi abbiamo anche la possibilità di incontrare i tifosi che ci seguono sui social e, perché no, anche tifosi delle altre squadre che ci fanno i complimenti per le dirette delle gare che alcune volte facciamo.
Ho incontrato mamme che erano attente ai loro figli, ma il loro pensiero andava anche a chi purtroppo oggi non ha potuto partire per problemi gravi causati dalle numerose cadute di ieri.
Dopo la presentazione sul palco quindi, un bacio a mamme e fidanzate e suocere, un ultimo consiglio da parte dei papà, due parole anche coi ragazzi delle altre squadre italiane che hanno corso con noi in passato oppure che conosciamo da anni e via……..verso il Km 0.
Già dalla partenza il ritmo gara è stato elevato ed in molti hanno provato un attacco senza riuscirci fino a metà tappa quando un gruppetto si avvantaggia e raggiunge un vantaggio massimo di 2’ e 30”. Tra gli otto fuggitivi dei nostri abbiamo Marco Negrente che si aggiudica anche due secondi posti nei traguardi dei GPM.
Come era successo anche ieri è ancora una squadra straniera, gli australiani, che decide di chiudere sulla fuga e lo fanno quasi alla fine del terzo giro, quando all’arrivo mancano ormai solo 32 km. Lo fanno con un ritmo elevato e succede che poco prima dell’arrivo il gruppo si spezza letteralmente in due parti. Dei nostri ci “lasciano le penne” Lizde e Zaccanti che si trovano ingrippati nel secondo gruppo. Prima della fine del Giro possiamo fare un vocabolario dei termini più comuni e particolari in campo ciclistico J
Il gruppetto di testa comunque si avvantaggia arrivando ad ottenere anche un vantaggio superiore al minuto e a parte un tentativo negli ultimi km di Tivani e Cianetti, il gruppo dei migliori si presenta compatto agli ultimi tre km.
Se devo essere sincera, vedendo il percorso e l’ultimo km, sin dalle prime battute avevo pensato che l’arrivo fosse molto adatto alle caratteristiche di Riabushenko che è un forte atleta, che corre con una squadra italiana di Bergamo – il Team Palazzago – e che fra l’altro è un ragazzo umile e simpatico con tutti.
Le sue caratteristiche e la sua grinta hanno sviluppato una bella volata ed è riuscito a battere i suoi avversari che sono tra i migliori al mondo. Bhe….ok non è nato in Italia ……ma oggi si può dire che a vincere è stata l’Italia con un suo atleta. I nostri più grandi complimenti a lui e al suo Presidente Ezio Tironi con tutto lo staff, tra l’altro la squadra è anche bergamasca come noi.
Noi in volata all’ultimo km ci arriviamo con Padun che aiutato da Sobrero si piazza in sesta posizione ed è in netto miglioramento. Negrente si stacca negli ultimi km con Fedeli che nonostante le botte per la caduta di ieri fa un’ottima gara.
Si chiude così la nostra calda giornata di gara, senza dimenticare che ora il trasferimento per l’hotel di questa tappa è molto impegnativo. 168 km per arrivare a Castrocaro Terme e con il motorhome sembra un eternità ma……..ci pensa Zaccanti con la sua musica e la sua voce e le sue canzoni a rallegrarci il ritorno.
Grazie a tutti popolo che pedala…..a chi segue le mie dirette dico solo…portate pazienza, ogni tanto non è facile…ahahahahah…….a domani!
Rossella Dileo