Elia Viviani: “È una sconfitta che brucia. Ma… Gand-Wevelgem, ritornerò!”
GAND (BELGIO) – Il ciclismo è uno sport difficile, più di quello che le immagini televisive possono lasciare immaginare. È uno sport fatto di duro lavoro, sacrifici, sudore, alti e bassi e sconfitte, tutti elementi che quando si presentano tutti insieme portano alla vittoria che porta gioia e gloria. Quando ciò non accade, tutto si trasforma in una pillola amara da ingoiare che, dopo la delusione iniziale, spinge comunque il ciclista a ricominciare da capo e mettere insieme i pezzi del puzzle alla ricerca della tanto desiderata vittoria.
È questa la situazione che sta vivendo Elia Viviani all’indomani dell’amara sconfitta alla Gand-Wevelgem per mano del campione del mondo Peter Sagan. Ha forse sbagliato a scegliere la ruota di riferimento, è rimasto chiuso e quando ha lanciato il suo sprint, evidentemente il più potente di tutti, la maglia iridata aveva già guadagnato qualche metro di vantaggio incolmabile. Per poco, si è dovuto accontentare del secondo posto e ha sfogato tutta la sua rabbia con una serie di pugni sferrati sul suo manubrio. Poi è scoppiato in lacrime in una delle immagini forse più emozionanti che le corse ci hanno regalato in questo primo scorcio di stagione.
Elia non può nascondere la sua grande delusione: “Abbiamo fatto una corsa aggressiva, abbiamo inserito quattro corridori nel gruppo di testa, abbiamo controllato tutto e il finale me lo immaginavo certamente diverso. I miei compagni sono stati fantastici. Yves mi ha portato davanti, mentre Styby mi ha accompagnato sulla ruota di Demare, perchè sapevo di poterlo superare. Purtroppo sono rimasto un po’ chiuso e ho perso quei due secondi di pedalata che mi hanno fatto perdere quei dieci metri che poi sono risultati decisivi”.
“Eravamo fiduciosi di poter vincere – continua Viviani –, i ragazzi sono stati fantastici e aver perso questa grande opportunità mi rende estremamente triste. La Gand-Wevelgem era uno degli obbiettivi più importanti della mia carriera, una gara che ho sempre sognato di vincere, quindi era naturale avere quella reazione dopo aver tagliato il traguardo in seconda posizione. È sicuramente la sconfitta più deludente della mia carriera e ho pianto dopo l’arrivo perchè sapevo che potevo vincere. Ho perso un’occasione, ma questo è il ciclismo. Ora tutto quello che posso fare è continuare a lavorare e crederci ancora in futuro”, ha concluso Elia Viviani che raccoglie comunque il suo miglior risultato in una classica delle pietre (foto Tim De Waele / Getty Images).