Mondiali Pista Juniores: Matteo Bianchi terzo nel Km da fermo. L'Italia chiude con tre medaglie
FRANCOFORTE (GERMANIA) – L’ultima giornata di gare dei Campionati Mondiali Pista Juniores di Francoforte, regala all’Italia un’altra bellissima medaglia. Succede nel Km da fermo con Matteo Bianchi che in 1’02”068 conquista uno splendido bronzo. L’altoatesino classe 2001, che in questa rassegna iridata abbiamo visto piazzarsi nel keirin e impegnarsi al torneo Sprint, è un giovane di talento e questo bronzo mondiale conferma il suo spessore sommandosi al bronzo di specialità vinto ai recenti europei.
1’02”598 in 57.509 km/h è il crono di qualifica di Matteo che gli è valso il sesto tempo e l’accesso alla finale a otto per il podio. L’azzurrino sapeva che per conquistare il podio avrebbe dovuto migliorare ancora la sua performance. Lo ha fatto: per lui il bronzo in 1’02”068 in 58.000 km/h. Non solo. Matteo regala una medaglia in questa specialità che mancava all’Italia dai mondiali pista di categoria del 2009 quando a Mosca l’azzurro Loris Paoli conquistò l’argento.
Curiosità – L’altoatesino di Laives che veste i colori del Team Campana Imballaggi – Rotogal, è figlio del sindaco della cittadina. Per lui prima arriva lo sci, poi la MTB che lo avvicina al ciclismo. È stradista e pistard ed ha come idolo il campione olimpico Elia Viviani. Sogna Tokyo2020 e dice che il ciclismo è una scuola di vita.
Buono anche il piazzamento dell’altro azzurro il giovane Niccolò Galli, componente del quartetto che ha registrato il record italiano in 4’03”587 con l’ingresso nella Top Five mondiale della disciplina. Per Niccolò un crono di qualifica che vale un 15^ posto a 1’03”923.
Oro al tedesco Gramcko Buck in 1’01”328 e argento all’olandese Dann Kool in 1’01”622.
Madison Donne e Uomini – Un vero peccato per la coppia Sofia Collinelli ed Eleonora Gasparrini, bronzo nel madison ai recenti europei pista, che a causa di una caduta di Sofia, senza fortunatamente conseguenze, le azzurre hanno perso un giro e quindi punti preziosi proprio quando i giochi erano apertissimi per il podio. Chiudono quinte alle spalle delle Statunitensi, oro con 31 p., delle britanniche, argento con 15 p. e delle russe, bronzo con 14 p. Guà dal podio le olandesi con 11 p. Le azzurrine hanno vinto il 5^ sprint degli 8 in programma, si sono piazzate seconde al 3^ sprint, terze in 2 sprint e ultime allo sprint iniziale. Non si sono mai risparmiate ma la caduta ha condizionato l’epilogo del loro mondiale.
Stessa sorte per la coppia Mattia Pinazzi e Alessio Bonelli. A causa di una caduta di Mattia dopo 20 giri, senza conseguenze, dopo aver sospeso la corsa per sistemare la pista, l’azzurro è ripartito. Bonelli non è rientrato subito come da regolamento e gli azzurri hanno perso un giro e punti preziosi. Tornati in gara hanno guadagnato un giro ma ormai troppo tardi per lottare per il podio. Chiudono noni. Il titolo iridato è andato alla Nuova Zelanda (49 p.), argento alla Germania (35 p.) e bronzo alla Francia (17 p.).
Nel Keirin Donne Lara Crestranello è costretta a correre ai ripescaggi per accedere alla semifinale. In questa sfida l’azzurrina chiude al terzo posto in una batteria vinta dalla tedesca Katharina Albers. Peccato per Lara, classe 2002, che aveva già segnato un settimo posto nello scratch perché penalizzata sul finale da una caduta. Senza quell’episodio avrebbe potuto giocarsela diversamente. Si conclude per Lara il mondiale anche nel keirin. Il titolo è stato vinto dalla tedesca Alessa-Catriona Propster.
IL BILANCIO AZZURRO – La rassegna iridata del 2019 si chiude con un buon bilancio azzurro: il titolo iridato nel quartetto femminile, il quarto consecutivo in questa disciplina che conferma la scuola italiana dal 2016, l’argento nell’omnium donne di Eleonora Gasparrini, che evidenzia la continuità del livello tecnico azzurro visto che prima di Eleonora, nelle ultime edizioni iridate l’Italia è sempre stata al vertice in questa specialità olimpica con i titoli mondiali di Balsamo, Paternoster e Guazzini nelle ultime edizioni mondiali del 2016, 2017 e 2018 ed il bronzo di Matteo Bianchi a distanza di dieci anni dall’argento di Paoli nel 2009.
Con queste medaglie, l’Italia è sesta nel medagliere per Nazioni pari merito alla Russia e India. La Germania è la leader.
Non solo medaglie ma anche ottimi piazzamenti azzurri nelle discipline di endurance da leggere in chiave futura. Su tutto il quartetto uomini composto da Lorenzo Balestra, Alessio Bonelli, Tommaso Gozzi, Mattia Pinazzi e Nicolò Galli che ha registrano il nuovo record italiano in 4’03”587 piazzando l’Italia nella Top Five mondiale con due atleti al primo anno.
Da mettere in evidenza anche i piazzamenti conseguiti nell’inseguimento individuale sia uomini che donne: il 5° posto di Andrea Piccolo, campione europeo a crono nonché bronzo in linea , ed il 7° di Lorenzo Balestra, un altro giovane talento già nell’organico del quartetto azzurro. Oltre al 6° posto di Sofia Collinelli ed il 10^ di Camilla Alessio, entrambe componenti fondamentali del quartetto d’oro.
MEDAGLIERE AZZURRO
ORO INSEGUIMENTO A SQUADRE – Camilla Alessio, Giorgia Catarzi, Sofia Collinelli, Eleonora Gasparrini e Matilde Vittilio
ARGENTO OMNIUM Eleonora Gasparrini
BRONZO KM TT Matteo Bianchi