Il tricolore di Brandon Fedrizzi brilla alla Coppa d'Oro
BORGO VALSUGANA – Vincere la Coppa d’Oro è il sogno di ogni giovane corridore. Farlo in maglia tricolore è un privilegio per pochi. Un’emozione che oggi ha potuto provare a Borgo Valsugana Brandon Fedrizzi, che ha portato per il secondo anno consecutivo sul gradino più alto del podio della classicissima per Allievi i colori della Forti e Veloci e il direttore sportivo della formazione under 16 del club rossoblù Claudio Caldonazzi.
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Seconda piazza per Guido Viero (Bruno Gaiga), terzo posto per lo sloveno Zibert Vanja Kuntaric (Pogi Team). Ospite d’onore della manifestazione, quest’anno, è stato proprio il direttore sportivo di Pogacar, Fabio Baldato, che avrà sicuramente annotato qualche nome sul proprio taccuino.
Lo scorso anno era stato il trentino Alessio Magagnotti ad alzare le braccia al cielo sull’affollatissimo traguardo di via Spagolla. Oggi è toccato a Brandon Fedrizzi, che ha impreziosito con un altro grande successo un’annata a dir poco memorabile. Diciannove le sue vittorie stagionali: di indubbio valore quella conquistata al campionato italiano in luglio a Marginone, in Toscana. Altrettanto pesante quella conseguita a Borgo Valsugana, ideale trampolino di lancio verso la nuova stimolante avventura nella categoria juniores, per uno dei prospetti più interessanti del ciclismo giovanile italiano.
La gara che ha chiuso il lungo weekend di gare proposto dal Veloce Club Borgo è andata in scena sul collaudato percorso di 88 chilometri, con salita del colle di Tenna da affrontare nella prima parte, a precedere il circuito con la tradizionale ascesa di Telve, da affrontare tre volte, all’ultimo passaggio con un tratto aggiunto nel cuore del paese. Al Gpm Tenna è transitato al comando il veneto Lorenzo Campagnolo (Borgo Molino), prima del coraggioso tentativo in solitaria dello sloveno Miha Otonicar. L’alfiere del Pogi Team di Tadej Pogacar, inseguito a lungo dal connazionale Maks Olenic, ha resistito fino al primo transito sulla linea d’arrivo di via Spagolla e ha fatto suo il traguardo volante intitolato alla memoria di Antony Orsani, poi costretto a mollare la presa di fronte al prepotente ritorno del gruppo, trainato da un pimpante e attento Fedrizzi.
Dapprima si è sganciato dal plotone, già selezionato, il toscano Edoardo Agnini, poi il brianzolo Filippo Colella (Biassono), che si è portato alla ruota del battistrada ed è andato a vincere il Gpm di Telve, posto al secondo dei tre passaggi previsti in vetta all’ascesa. Nulla da fare nemmeno per lui, perché al suono della campana che indicava l’inizio dell’ultimo giro il gruppo dei migliori è tornato compatto, con Fedrizzi nelle posizioni di testa. A quel punto si sono susseguiti gli scatti: deciso quello portato dal figlio d’arte Patrik Pezzo Rosola (Ausonia) e dal fiorentino Nicolò Cianti (Iperfinish), raggiunti in seconda battuta dal campione regionale veneto Matteo Rossetto, trevigiano della Borgo Molino. Cianti ha mollato la presa lungo le rampe finali della salita di Telve, dove è transitato per primo Pezzo Rosola, tallonato da Rossetto. Alle loro spalle, distanziati di 35”, un gruppetto guidato dal veronese Guido Viero e dal tricolore Fedrizzi. Un distacco difficile da colmare. I due fuggitivi sembravano potersi giocare la vittoria che vale un’intera stagione, ma non avevano fatto i conti con le doti di discesista di Viero e con la verve di Brandon Fedrizzi. I battistrada sono stati ripresi all’entrata nell’abitato di Borgo Valsugana. Poi la decisiva volata a ranghi ristretti, vinta, dominata dal campione italiano: la Coppa d’Oro numero 56 è di Brandon Fedrizzi e del suo direttore sportivo Claudio Caldonazzi, che ha brindato a uno storico bis.
Presente alle premiazioni anche il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l’acclamato astro nascente del ciclismo italiano Giulio Pellizzari, che nel 2025 approderà nel World Tour con la Red Bull-Bora Hansgrohe. Un degno parterre per un degno vincitore, per una manifestazione che ha scritto un’altra memorabile pagina della sua gloriosa storia. A fine gara, strette di mano anche per l’atleta di casa Federico Occoffer (12°), premiato con il riconoscimento riservato al miglior atleta classificato del Veloce Club Borgo, la società organizzatrice.
Media km/h: 39,393
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