Altro capolavoro azzurro ed Elisa Balsamo è campionessa del mondo Donne Elite nelle Fiandre
LEUVEN (BELGIO) – Un altro capolavoro italiano. Elisa Balsamo batte l’olandese Marianne Vos in volata e si laurea campionessa del mondo delle Donne Elite. Medaglia di bronzo per la polacca Katarzyna Niewiadoma.
È stata una prova perfetta quelle della azzurre. Tutte dovevano lavorare per portare Elisa Balsamo a giocarsi la maglia iridata si era detto alla vigilia e così è stato. La Nazionale italiana è stata una vera squadra ed Elisa Balsamo è stata la perfetta finalizzatrice. L’Italia torna sul gradino più alto del podio del Mondiale Donne Elite dieci anni dopo l’ultima volta di Giorgia Bronzini a Copenaghen 2011 ed Elisa Balsamo torna a vestire la maglia iridata su strada cinque anni dopo aver vinto il Mondiale a Doha tra le Donne Junior.
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Le azzurre sono sempre rimaste nel vivo della corsa, rispondendo a tutti i numerosi attacchi operati dalle avversarie. Soprattutto le olandesi, negli ultimi 80 chilometri, hanno attaccato a ripetizione facendola diventare una gara ad eliminazione. Le italiane sono sempre rimaste là davanti a proteggere la Balsamo e a controllare la corsa.
Le prime parole di Elisa Balsamo dopo la conquista del Mondiale: “Sono totalmente senza parole. Non posso crederci. È un sogno dopo una lunghissima stagione. Il team è stato fantastico. Oggi ho battuto Marianne Vos. Pazzesco. All’ultima curva ho solo pensato di andare full gas. L’anno prossimo correre con questa maglia sarà incredibile . Grazie a tutto il team e allo staff. Qui sul traguardo c’è il mio ragazzo mentre la mia famiglia mi sta seguendo da casa”. Sul podio la 23enne cuneese non è riuscita a trattenere le lacrime di gioia.
“A due chilometri si è formato il nostro treno, direi così, per caso. Ci siamo organizzate quelle che c’erano. La Longo mi ha detto, mettiti alla mia ruota e stammi dietro…”. Ai 200 metri la Longo Borghini fa per spostarsi; la cuneese la guarda e fa segno di no, non è ancora il momento. Sa che dietro ha Marianne Vos, campionessa di mille batteglie in solitaria come in volata. “Avevo paura di partire troppo presto. Poi, alla fine, di essere rimontata. Per non sbagliare ho dato anche il colpo di reni.” Nella descrizione c’è tutto il carattere di questa ragazza di 23 anni, che dimostra come i successi non nascono per caso, ma sono frutto di tanto lavoro. Sotto lo striscione ha ancora mezza bicicletta sulla Vos in rimonta. Più dietro, sul terzo gradino del podio, sale la Niewiadoma, un’altra che non fa sconti a nessuno su nessun terreno.
Elisa Balsamo entra così nell’aristocrazia del nostro sport completando un palmares anch’esso regale: campionessa del mondo juniores nel 2016, campionessa d’Europa a Plouay nel 2020 oltre ad una manciata di titoli europei e mondiali su pista.
Dino Salvoldi, con la voce rotta dall’emozione, esalta la prova di tutta la squadra: “E’ accaduto tutto quello che avevamo previsto. Non per questo si può dire che sia stato un successo scontato. L’Olanda si è dimostrata una formazione ricca di talento, ma oggi le azzurre si sono dimostrate superiori. Propongo di cambiare il protocollo delle premiazioni, invece di far indossare la maglia iridata solo al vincitore sarebbe giusto, mai come in questo caso, che la indossassero tutte”.
Anche il presidente della FCI Cordiano Dagnoni è sulla stessa onda: “Vedere gioire, oggi come ieri, tutta la squadra per le vittorie mondiali dimostra che il clima è cambiato: si lotta tutti per uno stesso scopo. Mi auguro che questo 2021 non finisca mai per le tante gioie sportive che ci ha regalato. Il ciclismo corre sulle ali del successo: dal quartetto alle Olimpiadi a questo mondiale… non vogliamo smettere di sognare”.
L’Italia porta a casa il titolo iridato assoluto a distanza di 10 anni dalla vittoria di Giorgia Bronzini in Danimarca, nel 2011, ed è il sesto dopo quelli di Alessandra Cappellotto, Marta Bastianelli, Tatiana Guderzo e i due della stessa Bronzini.
Vittoria Guazzini, la più giovane di un gruppo ricco di talento: “C’è poco da dire, non ho parole, ho smesso soltanto ora di piangere. Elisa se lo merita veramente, sapevo che avrebbe potuto farcela, ma in una gara così di 160 km tutto si deve mettere bene. Non ho mai avuto dubbi perché siamo una squadra molto forte, chiunque di noi avrebbe potuto giocarsi le sue carte quindi non abbiamo avuto nulla da temere. Io ho dato tutto finché ne avevo, le altre hanno fatto il resto”.
Elisa Longo Borghini, che ha lanciato la Balsamo dopo aver chiuso più volte sulla van Vleuten: “E’ stata una bellissima vittoria di squadra, un ultimo km straordinario in cui non è servito nemmeno parlarsi. Ognuna di noi sapeva cosa doveva fare, Maria Giulia mi ha detto di non avere le forze per fare l’ultima tirata. Ho risposto che io invece potevo provare a farla. Poche volte mi capita di fare un lavoro del genere però oggi stavo bene. Elisa ha fatto tutto lei, ha vinto lei la corsa non io, ed è stato bellissimo. Prossimi impegni? La Parigi-Roubaix e poi il Womens Tour”.
Marta Bastianelli, che batté la Vos in occasione del mondiale del 2007: “Una gara bellissima, siamo felici che abbia vinto una giovane come Elisa che merita questo ed altro. Abbiamo fatto una gara da vero gruppo, compatte e unite per un unico obiettivo quindi siamo felici che sia andata così”.
ORDINE D’ARRIVO:
1 BALSAMO Elisa (Italia) 3:52:27
2 VOS Marianne (Olanda)
3 NIEWIADOMA Katarzyna (Polonia) 0:01
4 VAS Kata Blanka (Ungheria)
5 SIERRA Arlenis (Cuba)
6 JACKSON Alison (Canada)
7 VOLLERING Demi (Olanda)
8 LUDWIG Cecilie Uttrup (Danimarca)
9 BRENNAUER Lisa (Germania)
10 RIVERA Coryn (Stati Uniti)