Andrea Biancalani sfreccia sotto il diluvio: sua la Targa Libero Ferrario
PARABIAGO (MI) – Al termine di una prova resa selettiva dalla pioggia caduta copiosamente dal km 0, l’empolese Andrea Biancalani ha vinto l’89esima edizione della Targa Libero Ferrario. Un successo di forza quello del 23enne del Team Beltrami TSA Tre Colli (nella foto all’arrivo), capace prima di inserirsi nella fuga di 20 unità che ha animato la prima parte della gara e poi allungare tutto solo negli ultimi 29 km, resistendo al ritorno del gruppo per soli 2″.
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Che l’azione del battistrada sia stata di primissimo livello lo conferma la media, superiore ai 45 di media, e Samuel Quaranta, che ha chiuso al secondo posto, a soli 2″ dal vincitore. «Negli ultimi 5 km abbiamo messo nel mirino Andrea; pensavamo di poter ricucire lo strappo e di giocarci il successo, ma è stato bravissimo a resistere nonostante le energie spese in fuga».
Una fuga che forse è stata la carta vincente del corridore toscano.
«In queste condizioni mi trovo a mio agio e riesco a guidare la bici abbastanza bene; quindi, considerato anche il circuito tecnico e nervoso, ho deciso con la squadra di provare a selezionare il gruppo. Io e Nicola Rossi ci siamo inseriti nella fuga poi, quando c’era il rischio che il gruppo ci riagguantasse, ho rilanciato l’azione impostando il mio ritmo fino all’arrivo. La dedica: a Giovanni Iannelli, un mio ex compagno di squadra a cui da tempo volevo dedicare una vittoria».
La gara
Che la prova milanese fosse disegnata su misura per i velocisti era noto, sia per l’altimetria del circuito totalmente pianeggiante e da ripetere 15 volte, sia per l’albo d’oro, che annovera nomi di sprinter di rango come Nizzolo (2009), Moschetti (2016), Lonardi (2018), Pinazzi (2021) e, da ultimo, Davide Boscaro, a segno nel 2023.
A stravolgere le dinamiche della corsa è però arrivata la pioggia, puntuale alle ore 12, momento in cui il presidente del Gc Libero Ferrario Olindo Garavaglia ha dato il via ai 118 Elite e Under 23.
Subito elevata l’andatura, con il plotone che tra uno scroscio di acqua e l’altro ha perso nel giro di una trentina di chilometri una quarantina di unità. Anche questa selezione ha permesso agli attaccanti di trovare terreno fertile per portare i loro affondi nella seconda metà della competizione. A 88 km dal traguardo il plotone si è spezzato in tre tronconi: davanti il vicecampione italiano Nicola Rossi (Team Beltrami Tsa Tre Colli) e il britannico Adam Kelly, vincitore del traguardo volante che assegnava il Trofeo Private Banking Mediolanum, alle loro spalle, staccati di una trentina di secondi, un drappello di una ventina di unità con, tra gli altri, Biancalani, Bernardo Angiolini, Martino Sartori, Angelo Monister, Gabriele Casalini, Ben Marsh, Roberto Bottaro e Pietro Aimonetto. Il resto del gruppo, forte di circa 30 atleti, veleggiava a circa 1′ e 10″.
A tre giri dalla conclusione nuovo rimescolamento delle carte, con Andrea Biancalani che è rientrato sui battistrada insieme a Bottaro, per poi involarsi tutto solo verso il traguardo, resistendo per soli 2″ al prepotente ritorno del plotone, tornato compatto alle sue spalle.
Media km/h: 45,02
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- Nome
- Naz.
- Team
- Tempo