Assolo di Shirin van Anrooij al 24° Trofeo Alfredo Binda
CITTIGLIO (VA) – Lo scorso anno era stata una delle pedine fondamentali nel successo di Elisa Balsamo. E oggi Shirin Van Anrooij si è presa le luci dei riflettori dominando l’edizione 2023 del Trofeo Alfredo Binda.
La fenomenale olandese del team Trek-Segafredo, già iridata nel ciclocross tra le U23, ha preso il largo a 25 km dal traguardo e, sfruttando anche lo splendido lavoro di stopper delle compagne di squadra, è giunta sul traguardo di Cittiglio con 23″ di vantaggio sulla compagna Elisa Balsamo, che completa il trionfo della formazione diretta da Luca Guercilena regolando nella volata delle più immediate inseguitrici Vittoria Guazzini, terza nonostante una caduta nel corso degli ultimi 40 km.
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Ovviamente in estasi Shirin van Anrooij: per la 21enne di Goes questo è senza ombra di dubbio il successo più importante su strada, anche se già l’anno scorso l’olandese aveva avuto modo di salire su podi prestigiosi come quello di Anadia nel corso degli Europei dedicati alle Under 23. Anche in quel caso, Shirin vince in solitaria precedendo di 11″ proprio l’italiana Guazzini.
Come l’anno scorso, tra le dieci anche Soraya Paladin (Canyon//SRAM Racing) e Silvia Persico (UAE Team ADQ), rispettivamente quinta e sesta al traguardo.
Le dichiarazioni
Ovviamente al settimo cielo la vincitrice: “Non ci posso credere. Questa è la mia prima vittoria, per giunta arrivata in una gara che mi è sempre piaciuta come il Binda. In pratica, ho centrato al secondo tentativo l’obiettivo che mi ero posta, cioè centrare un successo internazionale tra le elite. Anche oggi abbiamo cercato di correre da squadra: io dovevo attaccare per stanare le avversarie e, una volta chiuso lo strappo, sarebbe toccato a Elisa Balsamo farsi valere allo sprint. Invece nessuno è riuscita a venirmi a prendere e sono riuscita a vincere io”.
Un successo non scontato, se calcoliamo che questa era la seconda gara su strada dell’olandese dopo lo stop post ciclocross
“Ma sapevo di essere già in ottima forma e la prova l’ho avuta quando sono stata in grado di rispondere all’attacco di Niewiadoma in salita; da lì ho capito che, se fossi riuscita a sganciarmi, avrei potuto giocarmi le mie carte, anche perché il team mi avrebbe coperto le spalle. Vittoria di squadra? Assolutamente, non solo mia e di Elisa. Gaia Realini ha corso sempre nelle prime posizioni tenendo un ritmo molto alto, poi Elisa mi ha fatto il buco in salita e poi le altre compagne hanno rotto i cambi nel gruppo inseguitore”.
A dimostrazione che sia un successo celebrato da tutte le componenti di Trek-Segafredo, ecco le parole di Elisa Balsamo, a cui non successo in maglia tricolore (dopo quello con il simbolo arcobaleno del 2022) non sarebbe dispiaciuto.
“Un secondo posto che vale quanto una vittoria. Ancora una volta abbiamo dato vita a una prova maiuscola di squadra. Abbiamo giocato le nostre carte, con una strategia vincente e offensiva che ha costretto le nostre rivali a inseguirci sempre. Alla fine ha vinto Shirin, e nessuno più di lei se lo meritava: ha dimostrato di avere tante gambe e tanto cuore. Personalmente io mi metto in tasca un secondo posto che mi fa lasciare alle spalle un periodo un po’ storto e mi dà energia e motivazioni in vista delle classiche del Nord”.
ORDINE D’ARRIVO
1 VAN ANROOIJ Shirin (NED) Trek – Segafredo in 3:39:32
2 BALSAMO Elisa (ITA) Trek – Segafredo 0:23
3 GUAZZINI Vittoria (ITA) FDJ – SUEZ
4 SIERRA Arlenis (CUB) Movistar Team
5 PALADIN Soraya (ITA) Canyon//SRAM Racing
6 PERSICO Silvia (ITA) UAE Team ADQ
7 UIJEN Elise (NED) Team DSM
8 GHEKIERE Justine (BEL) AG Insurance – Soudal Quick-Step
9 STEELS Claire (GBR) Israel Premier Tech Roland
10 GARCÍA Mavi (SPA) Liv Racing TeqFind
Media km/h: 35,6