Campionati del Mondo MTB Marathon Master: Italia sull'Olimpo, anzi, sull'Olympia con Marzio Deho
PINZOLO (TN) – Sulla linea di partenza della Pineta, nella mattinata di oggi, sabato 25 giugno, c’era il mondo. Trenta nazioni rappresentate, 800 i partenti. In palio c’era la maglia iridata per la categorie master mtb, quella maglia dal fascino irresistibile: indossarla è un sogno, viverla, un’avventura unica. Per tutti e per tutto il mondo.
Ma è l’Italia ha dare voce a questo grande evento sportivo organizzato dalla Dolomitica Sport Trentino di Pinzolo. Italia che oscura tutte le altre trenta nazioni presenti, portandosi a casa quasi tutto.
Giornata sotto il profilo meteo praticamente perfetta, percorsi impeccabili, panorami straordinari. Il forte temporale di ieri sera infatti, ha reso l’aria particolarmente tersa e il fondo dei sentieri più pesante e quindi più tecnico e divertente per gli amatori delle ruote grasse. Quelle radici umide e quei sassi lucidi hanno messo il giusto pepe alla sfida.
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La favola mondiale parla italiano e racconta di un gruppo di testa che si è studiato e testato per molti chilometri prima di manifestare il campione. Al Monte Spinale, passavano in fila indiana quattro atleti: il portoghese David De Matos Vaz, inseguito da Klaus Fontana, Efrem Bonelli e Andrea Zamboni. A Campo Carlo Magno i quattro si scambiavano di posto: Fontana, Bonelli, De Matos Vaz, Zamboni. E lì, a ruota ecco comparire anche Marzio Deho. In Valagola ancora i giochi non sono fatti. E’ proprio il bergamasco che a 54 anni dimostra di andare ancora forte e di avere ancora qualcosa da insegnare. Ma dove ha vinto la gara Deho? Il neo campione è andato in autonomia con estrema regolarità e si è mosso, celandosi, per quasi tutto il percorso nel gruppetto degli inseguitori. Solo a Sant’Antonio di Mavignola si è palesato: ha inserito il turbo, staccando tutti e arrivando a tagliare il traguardo in un tempo di 3:22:02 davanti a Klaus Fontana (03:22:31) e David De Matos Vaz (03:22:32).
Lacrime e fatica all’arrivo del mondiale femminile: si consacra campionessa del mondo tra la gioia e l’emozione Lorena Zocca (SC Barbieri) in 04:17:13, davanti a Karin Tosato (Lissone Mtb Asd) che chiude la sua fantastica prestazione in 04:20:25 e Daniela Stefanelli del Team Cingolani, medaglia di bronzo in 04:25:21.
Vittoria “lacrime e sangue” per Lorena Zocca, ancora campionessa del mondo, a Pinzolo, luogo che ama particolarmente. Dopo una serie di difficoltà nella vita e in gara, l’atleta della SC Barbieri è sul tetto del mondo. Scollinata al GPM in seconda posizione dietro alla prima, a causa di una caduta al decimo chilometro, si è buttata a capofitto in discesa e l’ha raggiunta, attaccando di nuovo in salita, sempre senza girarsi, continuando con un ritmo costante, senza mollare mai, fino al traguardo.
Onore a tutti i neo campioni del mondo: categoria M2 Efrem Bonelli (Team Todesco), M3 David De Matos Vaz portoghese, M4 Klaus Fontana (Torpado Factory Team), M5 Marzio Deho (Olympia Factory Team), M6 Nicola Morozzi (Tutto Bike Team), M7 Massimo Berlusconi (Team Spacebikes), M8 Armando Vidal Valle (Dialtamar) colombiano, M9 Michael Wedekin (Stahlrad Laatzen von 1897) Germania.
Le neo campionesse mondiali sono: W2 Benedetta Toschi (Bombardier Squadra Corse Asd), W3 Karin Tosato (Lissone Mtb Asd), W4 Lorena Zocca (SC Barbieri), W5 Birgitt Wittmann RSC Kempten, W6 Camilla Bertossi (Team Todesco) e W7 Roswitha Hense – Simenko.
Marzio Deho: “La maglia iridata non era il mio obiettivo che è quello di dare il massimo e di fare il meglio ma oggi è una grande soddisfazione. Questa gara mi è sempre stata nel cuore anche al mio team, pur non partecipando sempre ma facendo assistenza ai miei ragazzi. Grande soddisfazione al mio primo anno di master, a mezzo servizio perché mi occupo anche del team e mi alleno. Questo ultimo mese ho cercato di prepararmi ed oggi sono arrivato con una buona condizione. Il livello della gara oggi era molto alto ed erano presenti anche ex elite. Per quanto riguarda il percorso, Brenta spettacolare, verso il Grosté è incredibile e penso che anche gli stranieri che erano la prima volta che venivano in questi luoghi siano stati entusiasti. Erano un po’ di anni che non facevo gare internazionali e non potevo perdere l’occasione di partecipare a questo mondiale sui sentieri di casa”.
Klaus Fontana: “Fin dall’inizio ho fatto un bel ritmo ma non conoscendo il percorso ho sofferto. Ho cercato di stare con Marzio Deho ma non ci sono riuscito. Ci tenevo a fare un bel risultato e un secondo posto mi soddisfa”.
David De Matos Vaz: “E’ stata una gara dura, me la sono giocata fino alla fine ma alla fine ho dovuto soccombere”.
Lorena Zocca: “Questa gara ha un posto speciale nel mio cuore, ho vinto due edizioni nel Marathon. Qui mi esalto, la fatica quasi non si sente, è bellissimo, una cornice unica. Oggi è la giornata forse la più bella della mia vita perché è arrivata dopo tante difficoltà dell’ultimo periodo e questo è il coronamento di tanti sforzi. Ho avuto problemi in gara e sono caduta sull’asfalto. Da lì ho cercato di essere concentrata e di gestire quello che avevo nelle gambe e anche nel cambio, ho perso tantissimo tempo con la catena. Mi sono giocata le mie carte ed è andata bene!”