Davide Piganzoli diventa il terzo itliano della storia a vincere la Bidasoa Itzulia
IRUN (SPAGNA) – Il corridore valtellinese U23 della EOLO-KOMETA Cycling Team Davide Piganzoli ieri è diventato il terzo corridore italiano a vincere la classifia finale della Bidasoa Itzulia dopo essere arrivato secondo in una frenetica ultima tappa in cui ha vinto l’asturiano Sinue Fernández (Lizarte). Piganzoli succede a Salvatore Mancuso (2007) e Umberto Orsini (2016) in una gara che è tornata in calendario dopo due edizioni di stop a causa della situazione pandemica.
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Cinque salite hanno segnato i poco più di 77 chilometri di una tappa finale che è iniziata con una classifica generale cortissima, con otto corridori racchiusi in 19 secondi, e che è stata affrontata con un ritmo molto vivace fin dall’inizio. I corridori della struttura U23 della Fondazione Contador hanno cercato di spostare la corsa già nell’incatenata Aritxulegi-Agiña e anche lo stesso Piganzoli, leader delle montagne, si è mosso a San Marcial.
Tuttavia, la salita di Erlaitz, la più dura, è stata decisiva. I corridori di Lizante Sinué Fernández e Pablo Castrillo si sono mossi lì, il colombiano Santiago Garzón si è distinto e nella parte finale il leader Alejandro Franco (Gomur), vincitore del primo giorno e che ha firmato una gara sensazionale, ha ceduto il passo ad Alejandro Franco (Gomur). Garzón, Fernández, Castrillo e, per conto di EOLO-KOMETA, sia Fernando Tercero che Davide Piganzoli hanno finito per raggrupparsi negli ultimi sei chilometri.
Cinque corridori, tre squadre. Una situazione tattica molto interessante. Fernández e Piganzoli hanno anticipato con una mossa decisiva verso il traguardo che ha permesso loro di guadagnare rapidamente venti secondi, risultati fondamentali all’italiano per rivoltare la classifica generale e salire sul gradino più alto del podio finale.
Davide Piganzoli, il secondo corridore della Fondazione Contador a vincere questa gara dopo Juan Pedro López nell’edizione 2018: “Vincere è sempre una cosa bellissima, ma vincere una gara nei Paesi Baschi mi rende particolarmente emozionato. Eravamo stati molto vicini sia a Valenciaga che a Santikutz, ma non poteva essere così. Ora, in una gara prestigiosa come la Vuelta al Bidasoa, è arrivata questa vittoria. Se è stato possibile, è stato grazie al lavoro spettacolare di ognuno dei miei compagni di squadra fin dall’inizio. Vorrei anche dedicare questa vittoria ad Arturo Grávalos, non vediamo l’ora di rivederlo sulle strade”.