Elisa Longo Borghini cede solo in volata, l'iridata Annemiek Van Vleuten è campionessa d'Europa
PLOUAY (FRANCIA) – La già campionessa del mondo Annemiek Van Vleuten diventa anche la nuova campionessa d’Europa tra le Donne Elite, al termine di una gara molto emozionante e dura e, soprattutto, dopo un entusiasmante duello contro l’italiana Elisa Longo Borghini, splendida medaglia d’argento, battuta solo in volata a Plouay dalla fenomenale olandese.
Medaglia di bronzo per la polacca Katarzyna Niewiadoma che nello sprint per il terzo posto ha avuto la meglio dell’altra olandese Chantal Blaak, altre due grandi protagoniste della gara che insieme a Van Vleuten e Longo Borghini hanno animato le fasi decisive della corsa.
Si parte sotto la pioggia battente. È subito la super favorita Olanda a prendere in mano le redini della corsa. Il forcing delle orange e una maxi caduta frazionano il gruppo in due tronconi. Nel gruppo più attardato resta anche una delle capitane azzurre, la tricolore Marta Bastianelli.
La corsa si accende definitivamente a 57 chilometri dalla conclusione quando la Van Vleuten sferra il suo primo attacco della giornata. Alle sue spalle si fa selezione, si forma un drappello che a 53 chilometri dall’arrivo la va a riprendere. Sono 23 le ragazze che fanno parte a questo punto del gruppetto di testa. Sono addirittura sette le olandesi, quattro le italiane: Elisa Longo Borghini, Marta Cavalli, Elena Cecchini e Soraya Paladin.
A 36 chilometri dall’arrivo nuovo affondo della campionessa del mondo. È uno di quelli che fa davvero mani. Le uniche a reagire e a riportarsi sulla Van Vleuten sono la nostra Longo Borghini e la polacca Niewiadoma. Sono soprattutto queste ultime due a farsi carico della fuga, l’iridata resta passiva in terza ruota, comunque le tre guadagnano terreno, anche perché dietro tarda ad arrivare una reazione, soprattutto per la presenza del corposo blocco olandese.
A 23 chilometri dalla conclusione esce tutta sola Chantal Blaak che nel giro di quattro chilometri riesce a riportarsi sulla testa della corsa andando a riportare la superiorità numerica olandese al comando. Le quattro battistrada passano al suono della campana che indica l’inizio dell’ultimo giro con 49 secondi di vantaggio su ciò che rimane del primo gruppo inseguitore.
Sulla prima salita, ai meno 12 dall’arrivo, attacca Longo Borghini. Cede la Blaak che rimane attardata. Arriva un’altra côte e ai 9,4 km lancia un altro attacco la Van Vleuten. La Niewiadoma non reagisce, sì invece Longo Borghini che con caparbietà riesce a riportarsi sull’avversaria. Davanti iniziano un po’ a studiarsi, la polacca e la Blaak rientrano a 4 chilometri e mezzo dall’arrivo.
Allora a tre chilometri dall’arrivo ci prova ancora Elisa Longo Borghini, risponde solo Annamiek Van Vleuten, è l’azione decisiva. Le due volano verso il traguardo e in volata non c’è storia con l’olandese che vince, ma questa volta la vittoria è sudata e come, grazie ad una straordinaria performance dell’azzurro di Ornavasso che oggi, forse, avrebbe anche meritato l’oro.
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 38,37
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