Al 65° GP Roncolevà la prima gioia tra gli U23 di Giovanni Cuccarolo
RONCOLEVÀ (VR) – Lo scorso anno si dimostrò uno degli juniores più forti d’Italia, mettendo in bacheca cinque successi e altri 18 piazzamenti negli ordini d’arrivo. E oggi sulle strade di Roncolevà, nel veronese, Giovanni Cuccarolo ha confermato le sue doti da velocista di razza aggiudicandosi il 65° Gran Premio Roncolevà, prova per Elite e Under 23 dalla Gs Sport Service (nella foto l’arrivo, credit photobicicailotto).
In una volata tiratissima, il 19enne portacolori della Zalf Euromobil Désirée Fior si è lasciato alle spalle Simone Buda (Solme Olmo) e Lorenzo Cataldo (Gragnano), regalando un’altra gioia alla società di Egidio Fior, già a segno il 2 giugno con Davide De Pretto al Trofeo Alcide de Gasperi.
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La gara
Al via della prova veronese si sono schierati 136 atleti in rappresentanza di squadre venete, friulane, lombarde e toscane. Tanti i passisti e i velocisti, visto che il tracciato, articolato su due circuiti da ripetere più volte per un totale di 134 km, presentava pochi metri di dislivello.
Nemmeno il tempo di partire e la prova perdeva uno dei suoi possibili protagonisti: il campione veneto Edoardo Zamperini, infatti, è stato ‘fermato’ dalla giuria in quanto sprovvisto della maglia conquistata a Vittorio Veneto lo scorso 29 aprile. Un peccato, non solo per gli organizzatori, ma anche per il 20enne, costretto ad accomodarsi a bordo strada ad assistere alla prova dei suoi colleghi.
Colleghi che hanno acceso la contesa sin dalle tornate. Dal gruppo sono evasi prima quattordici atleti, raggiunti poco più tardi da altri dieci corridori. Un gruppo troppo corposo che, non a caso, si è frazionato, permettendo a cinque atleti di prendere il largo: Matteo Baseggio (Trevigiani), Matteo Donegà (Cycling Team Friuli), Enrico Spadini (Sissio Team), Mirko Bozzola (Zalf Euromobil Désirée Fior) e Kyrylo Tsarenko (Hopplà Petroli Firenze).
Per loro un massimo vantaggio di 2’ e 10”, ma a 36 km dal termine, ossia a quattro tornate dal traguardo, le squadre dei velocisti (soprattutto il Sissio Team e la Trevigiani) hanno preso in mano le redini della corsa, ricucendo in modo scientifico lo svantaggio rispetto ai battistrada. A 27 km dalla fine le ‘lepri’ vantavano ancora 40” di margine, dimezzati ai -18 e definitivamente annullati al suono della campana.
Insomma, volata doveva essere e volata è stata, con un gruppo ancora numeroso che si è lanciato sul traguardo di via Piazza. Tanti i corridori che hanno provato a mettere la propria ruota davanti a quelle dei rivali, ma alla fine il più lesto si è dimostrato Giovanni Cuccarolo.
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