Giovanni Zordan regala alla Zalf il poker al Trofeo Antonietto Rancilio
PARABIAGO (MI) – Per il quarto anno consecutivo il Trofeo Antonietto Rancilio finisce nella bacheca della Zalf Euromobil Désirée Fior: dopo i successi di Matteo Zurlo nel 2021, Edoardo Zamperini nel 2022 e Simone Griggion nel 2023, la formazione di Gaspare Lucchetta ed Egidio Fior si è imposta a Parabiago per merito di Giovanni Zordan, capace di aggiudicarsi uno sprint ristretto davanti a Gianluca Cordioli (Trevigiani) e i britannici Tom Martin, Thomas Mein e Hamish Armitt, con i quali è riuscito a eludere il controllo del gruppo negli ultimi 40 km di una corsa volata via a una media di poco inferiore ai 48 orari.
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E dire che la 40° edizione del sembrava essere terreno di conquista dei velocisti; o almeno così lasciava intendere una startlist composta da 108 atleti e che annoverava ruote veloci del calibro di Simone Buda, vincitore della Coppa Caduti Nervianesi del 25 aprile, Michael Minali, Francesco Della Lunga, il colombiano Nicolas Gomez, oltre ovviamente a Marco Rancilio, beniamino di casa e portacolori della Namedsport – M.I. Impianti
Tante ruote veloci al via, ma gruppo che non era intenzionato a portare in carrozza gli sprinter per 120 km. E ci sono voluti pochi metri per capirlo.
Al 10° km in testa al plotone si sono sganciati in cinque atleti: Alessandro Cattani (Rime Drali), Matteo Zurlo (Trevigiani), Matteo Pongiluppi (Hopplà Petroli Firenze Don Camillo), Rincon Casallas (Nazionale Colombiana) e Tommaso Nencini (Zalf Euromobil Désirée Fior). A questo quintetto, già di per sé composto da atleti forti, rientrano tre tornate più tardi anche Riccardo Sofia (Beltrami TSA), Jenson Brown (Project One), Michael Belleri (Hopplà Petroli Firenze Don Camillo) e Lorenzo Unfer (Solme Olmo). Una fuga uscita di forza, come dimostrato dalla media di 49,20 km/h dopo la prima mezzora di gara.
Comprendendo il pericolo, è stata la General Store a incaricarsi dell’inseguimento, mantenendo il gap tra i 22″ e i 31″, ma proprio al giro di boa gli inseguitori hanno perso vigore e convinzione, facendo scappare i nove a un minuto. Ci ha pensato la Work Service a rimettere le cose a posto, schierandosi al gran completo nelle prime posizioni del gruppo e riagguantando i fuggitivi a 44 km dal traguardo.
Come spesso accade in questi circuiti, la situazione di gruppo compatto è però durata poco; a portarsi in avanscoperta sono stati altri cinque atleti: Giovanni Zordan (Zalf Euromobil Désirée Fior), Gianluca Cordioli (Trevigiani) e incredibilmente un trio britannico del Project One Uk formato da Tom Martin, Thomas Mein e Hamish Armitt.
Il quintetto ha guadagnato immediatamente 44″ di vantaggio e, a 10 km dal traguardo, il cronometro quantificava in un minuto il ritardo di un gruppo che faticava a organizzarsi. A giocarsi il successo sono stati quindi i cinque battistrada che, nonostante la presenza dei tre britannici, ha proseguito compatto con cambi regolari. Solo negli ultimi 6 km il trio del Project One Uk ha provato a far valere la superiorità numerica, facendo attaccare a turno Mein e Armitt; troppo poco per mettere in difficoltà Zordan e Cordioli, che sono riusciti ad annullare le sortite dei britannici e a portare la contesa allo sprint, dove Giovanni Zordan ha fatto valere il suo spunto veloce centrando la sua prima vittoria stagionale e confermandosi in crescita dopo il podio colto nella terza tappa del Giro del Veneto alle spalle del compagno Ursella.
(Articolo a cura di Roberto Amaglio)
Media km/h: 47,93
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