Giro d'Italia Ciclocross: l'ultima prova di Pontedera consegna la maglia rosa a Cominelli, Baroni, De Pretto, De Paolis, Travella, Venturelli e Baima
PONTEDERA (PI) – Han vinto tutti. Ha vinto anche chi non ha vinto e chi non è transitato in prima posizione sotto la bandiera a scacchi. No, non è retorica e non è nemmeno il peso della stanchezza che fa dire sciocchezze: a Pontedera, per la sesta e ultima tappa dell’undicesimo Giro d’Italia Ciclocross è andata proprio così: hanno vinto i cacciatori di tappa, ma anche e soprattutto i possessori delle maglie rosa. Due figure che spesso non sono coincise, dando luogo a festeggiamenti più che raddoppiati. Perché se si fa eccezione dei master (e della mattatrice delle allieve Federica Venturelli) nessuna delle maglie rosa del Giro è riuscita a conquistare la tappa conclusiva del Giro organizzata dall’UC Santa Croce sull’Arno in collaborazione con l’ASD Romano Scotti sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana. Ma tutte sono state confermate e ogni tentativo d’assedio è stato respinto con fierezza, consacrando alla storia ciclistica del nostro Paese i primi vincitori del secondo decennio di vita del Giro d’Italia Ciclocross (foto Fabiano Ghilardi).
«In questi periodi non floridi per l’economia generale bisogna togliersi il cappello davanti a tutte le società che scelgono di fare sacrifici pur di mandare avanti una passione e permettono a tanti ragazzi di praticare la bellissima disciplina del ciclocross – è il felice commento di Sergio Scotti, vice presidente dell’ASD Romano Scotti – grazie a tutti coloro che ci sono stati al fianco in questa avventura, in primis gli organizzatori che hanno raccolto la sfida. Sono state tutte gare fantastiche e non credo di sbagliarmi nel dire che tappe come Cantoira o Pontedera abbiano tutte le carte in regola per ospitare dei campionati italiani i prossimi anni».
Ci si aspettava fuoco e fiamme dalla tappa di Pontedera, partita con classifiche apertissime in ben 10 dei 13 raggruppamenti di cui è composto il Giro d’Italia Ciclocross è la realtà non ha tradito le aspettative. A rendere ancora più suggestivo il memorial dedicato a Romano Scotti, all’alpino Francesco Vannozzi e al giovane ciclista Tommaso Cavorso, raggruppati sotto l’abbraccio del Trofeo Ecofor ci ha pensato anche il meteo. Un’atmosfera da tregenda ha caratterizzato infatti quattro quinti della manifestazione: la densa coltre di nebbia scesa con la notte non si è diradata prima delle 14 (a gara élite già iniziata), portando un umidissimo freddo polare a far congelare i muscoli di atleti e addetti ai lavori. Ma non certo i cuori, che si sono scaldati presto con le emozioni regalate dalle sfide in un fango tra i più impegnativi dell’intera stagione, rendendo epico il passaggio del testimone tra l’Ippodromo delle Capannelle e la Toscana. Il fondo del tracciato disegnato intorno al centro sportivo Bellaria Cappuccini era infatti prettamente argilloso, che unito all’elevata umidità e ai ripetuti passaggi delle biciclette ha presto creato un impasto colloso dal quale solo i migliori hanno capito come emergere. E se poi si mette da parte l’ottica agonistica allora si può davvero dire che a Pontedera han vinto tutti, perché si è rinnovata, sempre più intensa e fraterna, la grande festa della famiglia del ciclocross. Un fattore irresistibile al quale sempre meno riescono a sottrarsi.
«Chiederei un grosso applauso a tutti coloro che hanno contribuito ad allestire. Senza di loro non si poteva fare nulla. Alla fine il sole è arrivato a festeggiare e ci ha trovato numerosi – ha infatti commentato Fausto Scotti al termine della festa – È stato un Giro d’Italia generoso, abbiamo visto sbocciare tanti campioni. Noi diventiamo un po’ più vecchi, ma le emozioni sono sempre grandi. L’Interno movimento sta crescendo grazie a tutti gli organizzatori degli scorsi anni e quelli attuali. Undici anni con questo e il prossimo sarà il dodicesimo: stiamo già pensando al futuro per portare del grande spettacolo in Italia. Avete visto con i vostri occhi quello che si fa in Italia, dobbiamo sempre crederci tutti fino in fondo!».
La DP 66 Giant SMP Campione d’Italia Ciclocross
CAMPIONATO ITALIANO SOCIETÀ A DANIELE PONTONI – Fa festa il Friuli Venezia Giulia per il secondo anno consecutivo, e infatti sul podio finale del Giro d’Italia Ciclocross, a Pontedera, è stato un tripudio di bandiere azzurre con l’aquila dorata ad onorare lo scudetto vinto dalla DP 66 GIANT SMP, la squadra dell’iridato Daniele Pontoni e del presidente Bevilacqua. I friulani si sono laureati campioni d’Italia ciclocross a squadre, collezionando un bottino di ben 886 punti contro i “soli” 438 della Cicli Fiorin, giunta seconda. Completa il podio, a soli tre punti di distanza, il Team Bramati, inseguito a undici lunghezze dalla Selle Italia Guerciotti Elite, a cui è riuscito il sorpasso sulla Cicli Fiorin Cycling Team ASD (421 punti).
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ESORDIENTI UOMINI NEL NOME DI TOMMASO CAVORSO – La gara degli Esordienti 2° anno e 1° anno (alla loro prima esperienza nella categoria, attiva dal 1 gennaio) era speciale, perché dedicata alla memoria di Tommaso Cavorso, con un premio speciale per i vincitori assoluti di entrambi i raggruppamenti. Entusiasmante è dir poco per definire la sfida col coltello tra i denti fra Cristian Fantini (Merida Italia) e la maglia rosa Nicolas Travella (GS Cicli Fiorin), ritoltasi in favore del primo dopo tanti e reiterati attacchi. La maglia del cadetto Fiorin era però al sicuro e nulla ha potuto la terza piazza di Stefano Viezzi (Libertas Ceresetto). Migliore dei primo anno, premiato sul podio in memoria di Tommaso Cavorso è stato invece Ettore Fabbro (Jam’s Bike Team Buja).
SHOW DEI GIOVANISSIMI – Andrea Tarallo (Team Bike Terenzi), Ivan Colombo (Team Ciclocross STM) e Paolo Marangon (GS Cicli Fiorin) salgono sul podio dei giovanissimi categoria G6, al primo appuntamento in carriera in un grande evento nazionale come il Giro d’Italia Ciclocross. Tra le ragazze emergono la lucana Sofia Carla Fornarini (Ciclo team Valnoce), Mirella Piarulli (Andria Bike), Sara Di Meo (Team Bike Terenzi), Alice Tomasini (Team Ciclocross STM), mentre è grande festa nella categoria speciale ID-2 per la consacrazione rosa di Daniele Peschi (TRZ Cycling Team) scortato al traguardo dalla sua tutor Vanessa Casati.
DALLA NEBBIA EMERGONO I MASTER – Tanto di cappello ai master, che aprendo il programma delle gare forniscono all’organizzazione importanti feedback sul percorso. Questa volta però meritano un immenso chapeau, visto che sono partiti con temperature polari e una visibilità inferiore ai 50 metri per via della densa coltre nebbiosa scesa dalle colline pisane. I 90 cicloamatori al via si sono confrontati su un totale di 7 giri su un percorso decisamente impegnativo. Lo show è servito con il “classico” Massimo Folcarelli, capace di una bella rimonta. Il suo rosa della fascia 2 (over 45 anni) è emerso vincitore nella nebbia, seguito a distanza da Luigi Carrer (Team Eurobike Corato) e Gianfranco Mariuzzo (MTB Santa Marinella) impegnati a rinnovare una sfida che ha avuto il suo principio nella notte dei tempi. In fascia 1 il duello tra Alessandro Sereni (Cicli Taddei) e la maglia rosa Giovanni Gatti (GM Race Mountain) si è concluso per una manciata di secondi in favore del primo, con il tenace Leonardo Caracciolo (Triono Racing) a inseguire di lì a poco. Podio donne ad appannaggio di Sabrina di Lorenzo (Pro Bike Riding Team), definitivamente in rosa, su Federica Sesenna (Lugagnano Offroad).
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