I ragazzi della T°Red Factory Racing dominano il Campionato Italiano Fixed
BUONCONVENTO (SI) – Alessandro Mariani (T°RED FACTORY RACING) è il nuovo campione italiano fixed. Francesca Selva (T°RED FACTORY RACING) conferma il titolo 2021.
Nella SuperFinale vince Ruiz ((T°RED FACTORY RACING) davanti a Lezica (T°RED FACTORY RACING) e Lorenzo Carlini (TRIONO Racing).
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Una gara unica su un circuito di 1.200 metri a Buonconvento, Siena, sullo stesso viale di arrivo della “Nova Eroica” ha assegnato le maglie tricolori della specialità a scatto fisso che Federciclismo ha reso ufficiali dalla prima edizione del 2017 a Salsomaggiore.
Il responsabile del settore Enrico Biganzoli ha voluto un percorso assolutamente inusuale per il settore a scatto fisso con un tratto di “strada bianca” di 20 metri che ha reso ancora più incerta e spettacolare la gara.
Il circuito cittadino è molto tecnico e impegnativo ma con un lungo rettilineo velocissimo ha messo a dura prova atleti, mezzi e materiali. Tante le forature, le rotture meccaniche e le cadute già nei quarantacinque minuti di prove libere e cronometrate ma con qualche attenta revisione del tracciato ottimamente completata dagli organizzatori su indicazione degli atleti la gara ha preso il via in sicurezza con tutti i protagonisti più attesi al via.
Il Campione del mondo della specialità (che a Berlino tra una settimana proverà a difendere il titolo conquistato alla RAD RACE di Amburgo nel 2019) Leonardo Fedrigo (T°RED FACTORY RACING) prende il via con i segni della caduta nelle qualifiche ma scatta dalla prima fila insieme ai compagni di team Alessandro Mariani e Angelo Bonzanini e al valtellinese Matteo Ciaponi (IRD SQUADRA CORSE) sempre sul podio nelle gare precedenti di Campionato Italiano e vincitore della Look Criterium a Nevers.
Il Campione uscente Stefano Capponi (PRO BIKE). ciclocrossista di rango internazionale dimostra sin dalle qualifiche di apprezzare un percorso tecnico e il tratto in ghiaia così come Gregorio Ferri (IRD SQUADRA CORSE) al primo anno nel “fixed” dopo gli ottimi risultati nei dilettanti strada.
Questi i favoriti alla partenza ma il percorso tecnico lascia incerto ogni pronostico fin dalla prima curva.
E’ proprio Matteo Ciaponi a scivolare rovinosamente all’ingresso del tratto sterrato al primo giro abbandonando subito il sogno tricolore. Frattura alla clavicola per il valtellinese che tornerà presto per mantenere il suo ranking nella classifica dell’Italian Fixed Cup.
Con Ciaponi fuori dai giochi è Gregorio Ferri a prendere la leadership della IRD SQUADRA CORSE che guida un gruppetto con Fedrigo, Bonzanini, Capponi e Ursino (PRO BIKE). e Scarazzati che guadagna subito alcuni metri sul resto del gruppo.
Alessandro Mariani (T°RED FACTORY RACING) parte malissimo e passa al primo giro in 14° posizione e sembra non rischiare quanto i leader del gruppo.
Al 5° giro Bonzanini (T°RED FACTORY RACING) cade mentre è in lotta nel primo gruppo, riparte con una foratura, arriva in 13° posizione all’area box e pur riuscendo a cambiare bici resta escluso da una gara che sembrava vederlo tra i favoriti grazie anche alla sua attitudine con le ruote grasse.
Il gruppo di testa resta guidato da Capponi, Ferri, Fedrigo, Scarazzati e Ursino con il vantaggio numerico dei due atleti romani di Pro Bike che al decimo giro sembra favorire il campione italiano uscente.
Ma nel frattempo dalle retrovie Alessandro Mariani stampa giri veloci in sequenza e vede i cinque al comando a portata spingendo sul tratto in asfalto anche grazie alla scelta di un rapporto più lungo e alla confidenza assolta con la sua bici.
E al decimo giro che succede l’inimmaginabile.
Capponi (PRO BIKE). e Ferri (IRD SQUADRA CORSE) scivolano e non riescono a ripartire mentre Mariani (T°RED FACTORY RACING) raggiunge i fuggitivi con un giro record perfetto.
Nello stesso giro Fedrigo per i dolori conseguenti alla caduta nelle qualifiche è costretto ad abbandonare la gara lasciando al compagno da solo l’onere di provare a portare a casa la maglia.
Resta un terzetto al comando con Mariani che dopo aver ricucito sulla testa continua a martellare giri in 1′.54″ senza sosta costringendo a un forcing senza sosta Ursino e Scarazzati.
Il vantaggio dei tre sul gruppo guidato da uno dei più esperti corridori di fixed in Italia, Flaviano Mogavero (BIKING RACING TEAM) è superiore al minuto e ormai incolmabile ma in una gara caratterizzata da cadute, forature e inconvenienti meccanici nulla è scontato fino all’ultimo giro.
Il ritmo di Mariani mette in crisi Fabio Scarazzati che perde contatto con i primi due e sembra accontentarsi del terzo posto mentre Ursino e Mariani continuano a viaggiare in coppia.
A dieci giri dal termine una accelerazione di Mariani stacca il corridore romano che perde le ruote del milanese del T°RED FACTORY RACING e inizia a perdere terreno. La differenza di tempo sul giro tra i due diventa importante e a 5 giri dalla fine Mariani ha più di 20 secondi di vantaggio su Ursino. Ma il suo ritmo resta costante sull’ 1’54” alto in apparente controllo nel tratto sterrato e sempre velocissimo su asfalto anche grazie a una posizione estremamente aerodinamica studiata in pista con il suo Falcon.
A due giri dal termine quando le aree box chiudono e ogni foratura può diventare determinante per la classifica finale la i tre di testa sono separati di venti secondi uno dall’altro e la tensione cresce a scongiurare incidenti meccanici e cadute.
Alessandro Mariani passa al giro campana con 27 secondi di vantaggio su Ursino e chiude la sua rimonta trionfale a braccia alzate conquistando quella vittoria che più volte la sfortuna gli aveva negato anche in campo internazionale.
Alessandro Mariani (T°RED FACTORY RACING) vince il titolo italiano scatto fisso e veste la maglia tricolore davanti a Luca Ursino (PRO BIKE) e Fabio Scarazzati (IRD SQUADRA CORSE) in una gara in cui a gambe, affidabilità del mezzo e fortuna è stata anche l’intelligenza tattica e la strategia di gara a premiare i tre sul podio.
Intervistato all’arrivo il neo Campione Italiano Alessandro Mariani: “Non mi aspettavo di poter vincere su un percorso di questo tipo che sicuramente non mi è favorevole. Alla partenza pur partendo dalla prima fila ho perso l’aggancio del pedale e mi sono trovato ultimo ma è un campionato italiano e ho optato per una strategia che non mi facesse correre rischi sapendo che poteva succedere di tutto. Senza esagerare vedevo comunque che recuperavo diverse posizioni e dopo otto giri ho visto il gruppo di testa con Fedrigo. Senza rischiare ma mantenendo i miei tempi ho raggiunto la testa del gruppo e ho capito che il mio ritmo poteva bastare a fare bene. Non ho voluto forzare continuando a girare negli stessi tempi e fare la mia gara. Ho tenuto il mio ritmo senza prendere rischi sullo sterrato spingendo il rapporto lungo su asfalto favorendo aerodinamica e velocità che mi hanno permesso di guadagnare secondi sui miei avversari. A tre giri dalla fine pensavo di avere meno vantaggio e infatti non ho mai amministrato fino ai -2 in cui Erica mi ha segnalato che avevo più di 25 secondi di vantaggio. A quel punto credo che i miei pensieri siano stati simili a quelli di un pilota in testa a un GP di Formula 1 all’ultimo giro, non sbagliare e scongiurare ogni guaio meccanico. Solo dopo l’ultima curva ho capito che ce l’avevo fatta e cha avrei vestito il tricolore in una gara in cui non avrei certo scommesso su di me prima della partenza.”
Nella gara femminile torna la presenza della due volte campionessa del mondo a scatto fisso Jasmine Dotti (Ride like a mummy), di Vittoria Reati (Deka Riders) e di Letizia Galvani (IRD SQUADRA CORSE) che insieme alla campionessa italiana uscente Francesca Selva (T°RED FACTORY RACING) Rachele Bonzanini (T°RED FACTORY RACING) Giulia Affaticati (T°RED FACTORY RACING) e Paola Panzeri (UC COMENSE SYSTEM CARS) che il titolo italiano lo vinse nel 2017 tornano a rinvigorire la presenza nel settore fixed femminile.
Partenza impressionante di Francesca Selva che con un lunghissimo rapporto non si risparmia nel tratto sterrato (la veneziana ha partecipato anche a un Campionato Europeo ciclocross) e già al secondo giro scava un solco sul gruppo guidato da Rachele Bonzanini (T°RED FACTORY RACING). Dopo una decina di giri Francesca Selva ha 10″ di vantaggio sul gruppo che perde Paola Panzeri (UC COMENSE SYSTEM CARS) caduta nelle prove libere e sofferente per le conseguenze della scivolata. Selva guida con una strategia simile a quella del compagno di squadra Mariani nella sua caratteristica posizione allungatissima e a gomiti piegati che le consente un grande controllo in curva e grande velocità su asfalto. Alle sue spalle si forma un tandem con Jasmine Dotti e Rachele Bonzanini che continuano a battagliare con un buon vantaggio su Giulia Affaticati rimasta attardata dal sorpasso di alcuni concorrenti della gara maschile rimasti attardati. I tempi di Francesca Selva le consentirebbero di stare tra la settima e l’ottava posizione nella gara maschile e la sua sembra ormai una gara di controllo ma anche in questa gara le sorprese sono dietro l’angolo. Selva rallenta vistosamente a quattro giri giri dal termine nel tratto sterrato a causa di una foratura al posteriore ma raggiunge l’area box e riesce a cambiare bici rientrando con il vantaggio accumulato sulla coppia inseguitrice e controllando negli ultimi due giri il suo vantaggio.
La veneziana del T°RED FACTORY RACING si riprende a braccia alzate la maglia tricolore davanti a Jasmine Dotti che ha la meglio su Rachele Bonzanini comunque a podio.
“Dopo l’ennesimo infortunio in pista a Copenaghen a fine ottobre è stato dura tornare ancora ad alti livelli. Tenevo tantissimo a riconquistare questa maglia per i miei sacrifici e per la squadra che mi ha sostenuto e riportato a vincere anche su pista le mie prime due Omnium di Classe UCI a Odense e Aarhus. Lo sviluppo che sto personalmente portando avanti con T°RED del nuovo Falcon 387 mi ha permesso di avere una grande confidenza sia su pista che su strada con la mia bici. La gara qui era impegnativa e difficile ma non ho mai rischiato nulla e sicuramente le mie esperienze anche nel ciclocross e nel sentire la bici “mia” al 100%”.
A chiusura del bellissimo evento in terra senese, una Superfinale orfana di alcuni protagonisti infortunati, è stata uno show spettacolo dei due argentini Facundo Lezica (T°RED FACTORY RACING). e Ivan Ruiz (T°RED FACTORY RACING) tra gli uomini e di Rachele Bonzanini (T°RED FACTORY RACING).e Giulia Affaticati (T°RED FACTORY RACING).
La gara sull’imbrunire ha sancito la vittoria di Ruiz su Lezica passati a braccia alzate sul traguardo e della Affaticati sulla Bonzanini. Al terzo posto un ottimo Lorenzo Carlini reduce dall’ottimo sesto posto nella prova valida per il titolo italiano. Lezica e Ruiz si dividono anche i due traguardi volanti in gara rafforzando l’ottima prova complessiva del T°RED FACTORY
RACING.
“Quando ho visto il percorso ho pensato che poteva succedere di tutto. Non è un tracciato pericoloso ma sicuramente con molte variabili, incognite. E’ come correre il Gp di Montecarlo sul bagnato, come diceva Senna l’importante è non andare a muro e arrivare al traguardo. Ho fatto passare questo ai ragazzi, pochi rischi, ritmi costanti e sfruttare la confidenza con mezzi progettati apposta per loro. E evidentemente, anche se probabilmente i nostri non partivano tra i favoriti, il pacchetto conta. Confidenza, intelligenza tattica, qualità e sintonia col mezzo hanno fatto la differenza. Se vinci una gara hai un atleta forte, Se vinci tutto quando non parti neanche tra i favoriti vuol dire che tutto ha funzionato bene.
A volte non si dà il giusto rispetto a questa disciplina, concordo con Enrico Biganzoli, il fixed meriterebbe più gare, pubblico, rispetto per atleti che non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi stradisti. Lezica ha corso il Campionato del Mondo Pista a Roubaix e la Nations Cup 2022 e con Ruiz parteciperà con Ruiz alla prossima Nations Cup a Cali tra due settimane. Francesca Selva è stata convocata per la Coppa delle Nazioni di Cali con la Nazionale Italiana e Mariani, Fedrigo e Pinna si sono divisi il podio alla Tre Sere di Busto Garolfo.
Sono atleti indiscutibili, che scelgono correre nel fixed per migliorare le doti di guida, i rilanci, la forza.
Il fatto di aver lavorato su atleti e bici anche in questa disciplina ha dato risultati nel tempo sia agli atleti sia all’esperienza che abbiamo portato in nuove tecnologie e idee incrociate tra scatto fisso, strada e pista. Le bici di Selva e Lezica sono realizzate in una superlega e stampate in 3D per più del 50%, la bici di Mariani è la stessa con cui ha vinto a Busto Garolfo su pista.
Loro si fidano delle loro bici come io mi fido di loro.
Questo è essere un team, una squadra, una famiglia in “stile” motorsport.
Appuntamento il 3 luglio a Berlino per la RAD RACE, il Campionato del mondo dello Scatto Fisso in cui dopo la “tripletta” del 2019 i “tredders”cercheranno di difendere i colori italiani anche in campo internazionale.