Il Lombardia: tris consecutivo di Tadej Pogacar a Bergamo. Secondo Bagioli
BERGAMO (BG) – Per il terzo anno consecutivo il fuoriclasse sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto Il Lombardia. Ha attaccato nel finale e con una splendida cavalcata solitaria si è presentato braccia al cielo sul traguardo di Bergamo.
Nulla hanno potuto i suoi inseguitori con un’altra bellissima prestazione del giovane italiano Andrea Bagioli (Soudal – Quick Step) che a 51 secondi è andato a prendersi la seconda posizione davanti all’altro sloveno Primož Roglic (Jumbo-Visma).
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Tre vittorie consecutive per lo sloveno. Meglio di lui nella storia del Giro di Lombardia solo Fausto Coppi che ne vinse quattro consecutivamente, cinque in totale per il Campionissimo. Come lui Alfredo Binda che esultò nel 1925, 1926 e 1927, conquistando poi il quarto successo nel 1931. L’ultimo italiano a salire sul gradino più alto del podio nella “Classica delle foglie morte” rimane Vincenzo Nibali che nel 2017 sul traguardo di Como precedette Julian Alaphilippe e Gianni Moscon.
Nella giornata odierna, mentre Tadej Pogacar pone la firma sulla sua quinta Classica Monumento e conclude una stagione impreziosita da 17 successi, Thibaut Pinot saluta il gruppo e si prepara ad appendere la bici al chiodo festeggiato da innumerevoli tifosi francesi che hanno invaso le strade della Lombardia.
La corsa
Partenza dal centro di Como e arrivo a Bergamo. 238 km totali con dislivello complessivo sopra i 4400 m. Dopo i continui scatti nei primi chilometri di corsa riesce a prendere il largo un gruppetto formato da sedici atleti. In testa alla corsa si ritrovano Thomas De Gendt (Lotto Dstiny), Samuele Battistella (Astana), Mattia Bais (Eolo Kometa), Nicolò Buratti (Bahrain Victorious), Ben Swift (Ineos Grenadiers), Simon Geschke (Cofidis), Asbjorn Hellemose (Lidl Trek), Paul Ourselin (Total Energies), Nicolas Prodhomme (Ag2r Citroen), Kamil Malecki (Q36.5), Jacob Eriksson e Nils Brun (Tudor), Tobias Bayer e Nicola Conci (Alpecin Deceuninck), Alex Tolio e Martin Marcellusi (Green Project Bardiani Csf Faizanè). Per loro massimo vantaggio intorno ai 4 minuti.
Il gruppo col passare dei chilometri inizia ad accorciare le distanze sui fuggitivi che pian piano perdono pezzi. Dopo il Passo della Crocetta al comando rimangono in sette. Dietro l’irlandese Ben Healy (EF Education-EasyPost) e Oscar Onley (Team dsm – firmenich) scattano e lungo l’ascesa a Zambla Alta rientrano sui battistrada. In questa fase la Jumbo – Visma rimane vigile nelle prime posizioni del gruppo principale.
Sul Passo di Ganda inizia la vera lotta tra gli uomini più attesi. Remco Evenenpoel alza bandiera bianca, probabilmente anche la caduta nella prima ora di corsa ha condizionato la sua prestazione. Tadej Pogacar e Primoz Roglic invece si controllano perdendo qualche metro dalla testa ma poco dopo è proprio lo sloveno ad andare in progressione, cercando di mettere in difficoltà gli avversari.
Il momento decisivo in discesa. Tutti aspettavano la salita ma è la discesa del Selvino a fare la differenza. A circa trenta chilometri dal traguardo Tadej Pogacar allunga mettendo sempre più secondi tra se e i primi inseguitori. Alle porte di Bergamo il vantaggio sfiora il minuto. Lo sloveno dopo aver scollinato sullo strappo di Città Alta capisce di aver in mano il terzo trionfo consecutivo e arriva a braccia alzate.
Le parole di Tadej Pogacar in conferenza stampa:
“Oggi è stata una grande giornata. Sono felice di essere arrivato da solo al traguardo. È stata una corsa davvero dura e per vincere a volte ci vuole anche un po’ di fortuna. Mi sento benissimo perché ho conquistato l’ultima grande monumento della stagione, una corsa davvero affascinante che tutti sognano. Trionfare per la terza volta è un’emozione indescrivibile”.
“È andata via una fuga e ci sono stati continui attacchi. – continua lo sloveno raccontando i momenti di corsa importanti – Sfortunatamente c’è stata una caduta nella quale è stato coinvolto il mio compagno Sjoerd Bax. Non so di preciso cosa è successo ma la vittoria è dedicata anche a lui che si è rotto il femore; spero guarisca velocemente. Nel finale ho avuto un momento difficile quando mi sono venuti i crampi e forse anche per questo motivo è stata la vittoria più dura delle tre conquistate al Lombardia”.
“La mia stagione è stata condizionata dall’infortunio e ho saltato delle corse a cui tenevo. Spero che il prossimo anno vada meglio. Non sono preoccupato del rinnovo di contratto perché ho ancora un po’ di anni e so di essere in un team forte che ha vinto la classifica World Tour. Sarà interessante anche confrontarsi con gli altri ciclisti, alla luce degli ultimi cambi di maglia”.
ORDINE D’ARRIVO:
1 POGAČAR Tadej (UAE Team Emirates) 5:55:33
2 BAGIOLI Andrea (Soudal – Quick Step) 0:51
3 ROGLIČ Primož (Jumbo-Visma)
4 VLASOV Aleksandr (BORA – hansgrohe)
5 YATES Simon (Team Jayco AlUla)
6 YATES Adam (UAE Team Emirates)
7 RODRÍGUEZ Carlos (INEOS Grenadiers)
8 CARAPAZ Richard (EF Education-EasyPost) 1:05
9 EVENEPOEL Remco (Soudal – Quick Step) 1:25
10 KRON Andreas (Lotto Dstny)
(Servizio a cura di Davide Pegurri)