Il Team Santa Cruz svetta a San Zeno di Montagna con Martina Berta e Luca Braidot
SAN ZENO DI MONTAGNA (VR) – Due successi nelle prove regine degli Elite con Luca Braidot e Martina Berta; la piazza d’onore di Nadir Colledani e il quinto posto assoluto di Sara Cortinovis, migliore tra le U23. Sono questi i risultati del Team Santa Cruz – Rockshox, che ha dominato la scena del 2° Pineta Sperane Xco, primo atto del circuito Internazionali d’Italia Series. Che il sodalizio avesse tra le sue fila alcuni degli atleti più attesi lo si sapeva, ma che si assistesse a un simile dominio non era affatto scontato, anche in considerazione del livello dei partenti.
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La prova degli Elite
Partiamo dalla fine, cioè la prova degli Elite che ha chiuso la giornata sul Monte Baldo.
La prova è stata la più incerta di quelle a cui si è assistito. Dopo un giro di lancio di assoluto equilibrio, nella prima tornata si sono evidenziati i protagonisti di giornata: oltre a Braidot e Colledani anche un’accoppiata del CS Carabinieri, formata dall’altro Braidot, Daniele, e da Filippo Fontana; a loro si è accodato nel secondo giro Simone Avondetto (Wilier-Pirelli). Il momento decisivo al penultimo passaggio, momento in cui Luca Braidot forza il ritmo, cogliendo di sorpresa il fratello Daniele e lo stesso Colledani, che in quel momento chiudeva il drappello di testa.
Tempismo, gambe e testa per il bronzo iridato di Les Gets, capace di difendere la prima posizione nonostante una foratura che ha rischiato di compromettere la sua prima vittoria stagionale.
“Avevo buone gambe e per questo ho provato a forzare il ritmo”, ha spiegato il goriziano (nella foto di apertura di Mario Pierguidi). “Poco dopo il mio attacco, però, ho forato e ho terminato la gara sulla mousse. Fortunatamente Daniele non è riuscito a rientrare e Nadir, che mi è tornato a ruota nel finale, ha deciso di lasciarmi il successo”.
Infatti nell’ultima tornata si assisteva alla veemente reazione di Colledani, capace di rientrare su Daniele Braidot e riagganciare il compagno di squadra, a cui comunque ha lasciato giustamente il successo.
Quarta e quinta posizione per Simone Avondetto (a 38″ dal vincitore) e Filippo Fontana, che ha pagato gli ultimi 15 minuti di gara chiudendo a 1′ e 26″. Sesto posto per il giovane statunitense Bjorn Riley (Trek Future Racing), miglior under 23 e migliore dei non italiani davanti a Joshua Dubau e Maxime Marotte (Team Rockrider). Buone indicazioni anche dal classe 2004 Marco Betteo, 15° e quarto U23 nonostante una foratura che lo ha rallentato nel primo giro.
La prova femminile
Se la gara Elite si è decisa negli ultimi metri, così non è stato per quella femminile, dove si è assistito al One Woman Show di Martina Berta. Il grande inizio di stagione della campionessa italiana del Santa Cruz – Rockshox ha trovato conferme anche a Pineta Sperane XCO. La valdostana ha preso il largo sin dal giro di lancio, soffocando sul nascere le velleità dell’austriaca Mona Mitterwallner (Cannondale Factory Racing), seconda al traguardo.
“Ho fatto tesoro dell’esperienza dell’anno scorso”, ha spiegato Martina Berta, “Sapevo che il tracciato era duro e la gara si sarebbe fatta sentire sulla distanza; ho preso il comando in discesa nel giro di lancio e trovandomi con un piccolo gap ho proseguito cercando di gestire il mio ritmo, senza strafare ma sfruttando i tratti più adatti alle mie caratteristiche. Di sicuro non mi aspettavo un inizio di stagione così importante, ma il lavoro fatto sta pagando e mi godo il momento”.
Tutta da vivere invece la battaglia per l’ultimo gradino del podio, che ha visto darsele di santa ragione Giorgia Marchet (Trinx Factory Racing), Chiara Teocchi (Ktm Protek Elettrosystem), Giada Specia (Wilier-Pirelli) e le due U23 Sara Cortinovis e Sofie Pedersen. Ad accendere le polveri è stata al suono della campana Chiara Teocchi, che ha frantumato il gruppetto; brava però la bellunese Marchet, capace di rispondere e scavalcare la rivale, centrando il primo podio stagionale. Quarto posto per la bergamasca Teocchi, quinta piazza per la vincitrice uscente Giada Specia e sesta per Sara Cortinovis (Santa Cruz RockShox), migliore della sua categoria e quindi prima proprietaria della maglia viola.
Le prove degli Juniores
Alle spalle delle protagoniste della gara femminile ha chiuso la solita Valentina Corvi (Trinx Factory Team). A sette giorni dal successo ad Albenga la valtellinese si è ripetuta dominando anche la prova veronese, andandosene già nel giro di lancio e accumulando un vantaggio tale da poter gestire senza troppi problemi anche la foratura della ruota anteriore. Al traguardo, la campionessa italiana ha preceduto di 1′ e 34″ l’austriaca Eva Herzog (RC Arbö Askö), che nel finale ha staccato la primo anno Elisa Lanfranchi (Ktm Protek Elettrosystem). Quarta un’altra atlete classe 2006 da tenere d’occhio: la marchigiana Giulia Rinaldoni.
Per quanto sia stata più combattuta, si può parlare di monologo anche nella prova maschile, dove Gabriel Borre si è confermato in grandissima condizione vincendo il testa a testa con il bolzanino Elian Paccagnella. Il valdostano del Ktm Protek Elettrosystem, già vincitore ad Albenga, è stato più forte della sfortuna e della foratura che sembrava averlo condannato al secondo posto. Nel finale, però, Borre ha dimostrato una condizione invidiabile, riprendendo e staccando il portacolori dello Junior Team Sudtirol. Terzo posto per Davide Donati (Trevigliese), autore di una bella rimonta nel corso delle tornate.
La prossima tappa
Il prossimo atto di Internazionali d’Italia Series si terrà dall’8 al 10 Aprile all’Isola d’Elba. Al via della Capoliveri Legend XCO ci sarà anche Nino Schurter.