Il timbro di Alessandro Romele sul Liberazione di Roma
ROMA (RM) – A tre giorni dal primo successo nella categoria Under 23, il bergamasco Alessandro Romele si ripete mettendo in bacheca un cimelio prestigioso come il Gran Premio Liberazione di Roma. Il portacolori del Team Colpack Ballan CSB è stato ancora una volta autore di un attacco coraggioso, promosso a 112 km dal traguardo in compagnia di altri 11 corridori. Nel finale, il 19enne di Sovere ha rilanciato l’azione portando con sé il danese Gustav Wang e Alexander Hansen. Per quanto avventato e nonostante Hansen non sia riuscito a tenere le ruote dei due compagni di avventura, l’attacco dei battistrada si è rivelato vincente, con ALessandro Romele che ha poi avuto ragione di Wang sul rettilineo conclusivo (nella foto Rodella, l’arrivo).
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Tocca al vincitore raccontare le emozioni di un successo importantissimo in una corsa che nel suo albo d’oro vede nomi come Gianni Bugno.
“Poche volte mi sono presentato al via con la convinzione e la consapevolezza che avevo oggi. Ero convinto di andare forte. Lo sprint? Non conoscevo il mio avversario, pensavo di staccarlo sullo strappetto finale, ma proprio lì mi sono accorto che forse non aveva più gambe. Siamo arrivati assieme alla volata, lui è partito, anticipando e facendomi da punto d’appoggio”.
I pensieri del corridore di casa Colpack Ballan CSB: “Sicuramente questa vittoria mi colloca a un altro livello, ma io so che in questi ultimi due anni sono poche le persone che mi sono state vicine. Anche nel 2022 ero sempre ad un soffio dal trovare la grande condizione e poi succedeva sempre qualcosa. Ora invece va tutto al meglio e il piano era proprio quello di emergere in questo periodo. Ringrazio squadra e famiglia. Oggi faccio una dedica speciale. A mio zio Dario che è in ospedale”.
Sulla corsa: “La mia idea era quella di andare presto all’attacco e così è andata. Ora mi aspetta il Circuito del Porto in supporto al team e poi valuteremo come muoverci”.
In ammiraglia Beppe Dileo. “Siamo felici. Una bellissima vittoria. Onore anche ai 2 grandi compagni di fuga che hanno reso possibile questa impresa. 117 km su 138 della corsa sempre in fuga. Romele aveva carta libera ma è uscita subito un allungo con nomi importanti e non potevamo mancare. Alessandro ha ulteriormente allungato con i 2 danesi e la corsa è finita. Apparentemente tutto facile, ma non è stato così perché gli avversari sono saltati tutti, vuol dire che avevamo gambe. Complimenti a tutto il team, in particolare a Nicolas Milesi, in copertura, nel gruppo inseguitori”.
Media km/h: 42,49
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