Jakob Fuglsang vince Il Lombardia d'estate
COMO (CO) – Il corridore danese Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) ha vinto la 114esima edizione de Il Lombardia presented by UBI Banca, da Bergamo a Como (231 km). Sul traguardo di Como ha preceduto George Bennett (Team Jumbo – Visma) e Aleksandr Vlasov (Astana Pro Team). Un Giro di Lombardia insolitamente corso nel giorno di Ferragosto – dopo il riassetto del calendario dopo il lungo stop per la pandemia di Coronavirus – caratterizzato da un grande caldo, che ha saputo regalare momenti emozionanti e anche attimi di paura come in occasione della terribile caduta accorsa ad uno dei favoriti di giornata, Remco Evenepoel, o la macchina che ha invaso il percorso nel finale buttando a terra Maximilian Schachmann (7° al traguardo), fortunatamente senza gravi conseguenze.
Partenza dal centro della città di Bergamo, una delle più colpite dalla pandemia, e allora doveroso un minuto di silenzio in memoria delle vittime e un grande messaggio di speranza e di rinascita portato anche dalla colorata carovana del ciclismo.
Entrando nella cronaca della gara, dopo 30 chilometri nasce la prima fuga di giornata. Sono 11 i protagonisti: Joey Rosskopf (CCC Team), Davide Gaburro (Androni-Sidermec), James Piccoli (Israel Start-Up Nation), Petr Vakoc (Alpecin-Fenix), Florian Stork (Team Sunweb), Alexander Riabushenko (UAE Team Emirates), Andrea Pasqualon (Circus-Wanty Gobert), Daniel Savini (Bardiani-CSF-Faizanè), Denis Nekrasov (Gazprom-RusVelo), Emmanuel Morin (Cofidis) e Marco Frapporti (Vini Zabù – KTM). Vantaggio massimo che supera i quattro minuti.
Il gruppo reagisce presto e già sulle prime rampe della salita del Ghisallo va a riassorbire i primi reduci della fuga della prima ora. Sono le maglie della Deceuninck – Quick-Step ha fare l’andatura in testa al gruppo, gran lavoro al servizio del giovane capitano Remco Evenepoel. Per buona parte della salita è Dries Devenyns ha fare il forcing davanti a tutti e a sfilare il gruppo principale.
L’ultimo dei fuggitivi a desistere è stato il canadese James Piccoli ripreso dal plotone a meno 68 km dalla conclusione, appena prima dello scollinamento in cima al Ghisallo dove, come consuetudine, risuonano a festa le campane del santuario della Madonna dei Ciclisti. Davanti sono rimasti una quarantina di corridori.
Continua il forcing e già all’inizio del Muro di Sormano sono rimasti una ventina a condurre. Resta solo Evenepoel, senza più compagni, avvolto dalle maglie dell’Astana e della Trek-Segafredo.
Nella discesa da Sormano si butta senza paura Vincenzo Nibali – come sua abitudine – e rompe il gruppetto di testa. Appare in difficoltà Evenepoel che pochi istanti più tardi (ad una quarantina di km dalla conclusione) va lungo in una curva ed è vittima di una paurosa caduta: il ragazzo belga sbatte contro il parapetto di un ponte vola giù in un burrone. Le immagini sono spaventose e fanno temere il peggio, ma poi le notizie rassicurano sulla sua situazione, non ha mai perso conoscenza e pare siano escluse anche fratture.
Davanti sono rimasti in sei: Vincenzo Nibali, Bauke Mollema e Giulio Ciccone della Trek-Segafredo, Jakob Fulgsang e Aleksandr Vlasov dell’Astana con George Bennett (Jumbo-Visma), recente vincitore del GranPiemonte. A meno 37 km un crampo frena Vincenzo Nibali che, comunque, rientra davanti. A 19 km dall’arrivo allunga Fuglsang, su di lui si riporta Bennett e poi anche il compagno Vlasov. I tre guadagnano ed è l’azione buona. Nibali paga, restano solo Ciccone e Mollema ad inseguire il terzetto a comando.
Sull’ultima salita, il San Fermo della Battaglia, restano Fulglsang e Bennett a contendersi la vittoria. A 6,4 km dall’arrivo Fuglsang risponde ad un’attacco di Bennett, poi apre il gas e scappa via: è l’azione decisiva. Il danese vola verso il traguardo di Como e conquista la sua seconda classica monumento della carriera dopo la Liegi-Bastogne-Liegi 2019.
Il vincitore Jakob Fuglsang, dopo la linea del traguardo, ha dichiarato: “È stata una giornata calda ma siamo andati sempre a tutta. Mi sentivo bene ma sapevo che anche George [Bennett] era in forma, soprattutto dopo la sua vittoria al GranPiemonte mercoledì. Per fortuna c’era Vlasov che mi ha aiutato tantissimo: ha corso da campione. Dopo il Civiglio credevo di arrivare in volata con George [Bennett], poi sul San Fermo ci ho provato e quando ho visto che ero solo ho continuato a spingere a tutta fino traguardo: che bella vittoria!”
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 41,63
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