La rivincita di Ellen Van Dijk, campionessa europea dopo una lunga cavalcata solitaria
TRENTO (TN) – Pronta riscossa dell’olandese Ellen Van Dijk che dopo aver visto sfumare il titolo a cronometro due giorni fa, oggi, con una grande impresa solitaria, si è laureata campionessa europea della prova in linea Donne Elite agli Europei di Trento.
Completano il podio di giornata la medaglia d’argento della tedesca Liane Lippert e la medagia di bronzo della lituana Rasa Leleivyte.
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L’azione che ha fatto esplodere la corsa è nata a 45 chilometri dalla conclusione, quando sono andate all’attacco prorpio l’olandese Van Dijk, con la tedesca Romy Kasper, la francese Aude Biannic e l’italiana Soraya Paladin. Prima Biannic e poi Kasper si sono arrese, sul penultimo assalto alla salita anche l’azzura Paladin non è più riuscita a tenere il passo della Van Dijk che è scappata tutta sola ed è andata dopo 25 chilometri di cavalcata solotaria a prendersi una meritatissima medaglia d’oro.
Alle spalle della battistrada si è poi formato un drappetto che comprendeva Demi Vollering, Liane Lippert, Annemiek Van Vleuten, Marlen Reusser, Kasia Niewiadoma, Marta Cavalli, Elisa Longo Borghini, Rasa Leleivyte e Alena Amialiusik. La Longo Borghini si è spesa molto a tirare per diversi chilometri e alla fine ha pagato dazio.
Da segnalare il sesto posto di Marta Cavalli ed il decimo di Elisa Balsamo arrivata in un altro gruppetto a 2’28”.
Subito le parole della 23 enne azzurra Cavalli: “Peccato non aver preso la medaglia qui in Italia davanti a tante persone che ci incitavano fin dal mattino. Questo è l’aspetto più difficile in una giornata in cui la nostra leader, Elisa Longo Borghini, si era messa a mia disposizione. Quello che mi rammarica è il fatto che non ho quella prestanza, quel mestiere per disputare delle belle volate. Se devo guardare a questo piazzamento in prospettiva lo vedo come un gradino nel mio percorso di crescita”. La sua analisi della corsa: “Nella fase iniziale abbiamo patito il caldo e la gara è stata piuttosto tirata. Ringrazio Elisa per il grande lavoro”.
La chiave di lettura del CT Salvoldi: “Una prova dove le ragazze sono state protagoniste. Il punto decisivo? Quando Van Dijk ha staccato Paladin, rovesciando le convinzioni di tutti. Soraya ci ha provato a tener duro, ma poi non ha avuto più energie”.
L’Europeo è così cambiato: “Cavalli e Longo Borghini si sono messe d’accordo per provare a recuperare nell’ultima salita. Quando si sono rese conto che l’oro era andato, abbiamo capito che si doveva lottare per il podio. Peccato non essere riusciti a fare meglio. La possibilità di rifarci arriva subito con il Mondiale dove saremo ancora più combattivi”.
A premiare la vincitrice, oggi, è arrivato a trento anche il presidente dell’UCI David Lappartient che è intervenuto insieme al presidente UEC Enrico Della Casa.
ORDINE D’ARRIVO:
1 VAN DIJK Ellen (Netherlands) 2:50:35
2 LIPPERT Liane (Germania) 1:18
3 LELEIVYTĖ Rasa (Lituania)
4 NIEWIADOMA Katarzyna (Polonia)
5 VOLLERING Demi (Olanda)
6 CAVALLI Marta (Italia)
7 REUSSER Marlen (Svizzera)
8 AMIALIUSIK Alena (Bielorussia)
9 VAN VLEUTEN Annemiek (Olanda) 1:21
10 BALSAMO Elisa (Italia) 2:29
Media km/h: 37,704