La tedesca Linda Riedmann campionessa europea Donne Junior. Seconda Ciabocco, quarta Barale
TRENTO (TN) – Arrivano in cinque nel cuore di Trento a giocarsi la vittoria, l’Italia è in superiorità numerica, ma nulla può di fronte allo spunto vincente allo sprint della tedesca Linda Riedmann. È lei la nuova campionessa europea su strada della categoria Donne Junior.
Secondo posto e medaglia d’argento per l’azzurra Eleonora Ciabocco, bronzo per per la francese Eglantine Rayer e quarto posto per la piemontese Francesca Barale, che nel finale si è messa al servizio della compagna più veloce per lo sprint, quinta la russa Alena Ivanchenko. Ottavo posto per l’altra azzurra Carlotta Cipressi.
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Per le Donne Junior sono in programma 5 giri del cirucito di Trento con la salita di Povo (3,6 km al 4,7%): in totale da percorrere 67,6 km. La squadra azzurra diretta dal CT Dino Salvoldi può contare su Francesca Barale, Monica Castagna, Matilde Ceriello, Eleonora Ciabocco, Carlotta Cipressi e Francesca Pellegrini.
La prima a provarci è la francese Pauline Devaux, che allunga solitaria al comando dopo pochi chilometri ma viene ripresa poco dopo. Il gruppo controllato da Germania, Francia, Olanda e Italia procede compatto.
La corsa si accende a poco più di una ventina di chilometri dall’arrivo con il primo affondo provato dall’italiana Barale sul penultimo passaggio sulla salita di Povo. Con la piemontese allungano le russe Abaidullina e Ivanchenko. Guadagnano una quindicina di secondi su un primo drappello di inseguitrici che comprende anche Ciabocco.
A 17 chilometri dalla conclusione al comando della corsa si forma un gruppetto di sei atlete che comprende Barale e Ciabocco (Italia) Riedmann (Germania), Rayer (Francia) Abaidullina e Ivanchenko (Russia). È l’azione che decide la corsa.
Ultimo giro, ultimo assalto alla salita di Povo ed è ancora la Barale a provarci. Con lei restano al comando Rayer e Ivanchenko. Davanti si studiano e rallentano il ritmo e così ai meno 4 km dal traguardo rientrano sulla testa della corsa anche Ciabocco e Riedmann. L’Italia prova a sfruttare la superiorità numerica, ma non basta per contenere lo spunto della tedesca Riedmann.
Il commento della vice campionessa europea: “ Una gara impegnativa, ringrazio Francesca per aver svolto un grande lavoro per me. Abbiamo corso bene, siamo sempre state davanti provando anche a vincere in volata, ma più di così non potevamo fare”. L’azzurra aggiunge: “Spero di fare un grande finale di stagione. Questa medaglia è di buon auspicio anche per il prossimo anno dove sarò ancora Juniores”.
Encomiabile la generosità di Francesca Barale che non ha esitato nel mettersi a disposizione della compagna: “ Eravamo in 3 sull’ultima salita poi è rientrata la mia compagna Eleonora, allora il piano è stato di portarla alla volata nella posizione migliore possibile. Non ci ho pensato un attimo nel mettermi a disposizione, perché sapevo che sarebbe stata la migliore soluzione possibile per vincere. Come previsto siamo entrata in testa alla curva che dava sul rettilineo finale e ce la siamo giocata”.
Il CT Dino Salvoldi, dopo l’arrivo, evidenzia il valore della prova dalle azzurre: “ La corsa l’abbiamo fatta noi, avremmo vinto se non ci fosse stata un’individualità più forte. Nessun rammarico anzi, molta soddisfazione, le ragazze hanno corso nel miglior modo possibile. Sono state bravissime.”
(Servizio a cura di Giorgio Torre)
Media km/h: 35,846
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