L'esordiente Ettore Fabbro timbra il bis al Campionato Italiano MTB
PERGINE VALSUGANA (TN) – Dopo la vittoria del Ciocco nel 2020, che lui stesso definì ‘una sorpresa’, Ettore Fabbro si conferma il miglior esordiente tra i 2007 andando a riprendersi il titolo italiano anche a Pergine Valsugana.
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Come nella prova degli Esordienti del 1° anno, al via si sono schierati circa 120 biker. Ma a differenza dei classe 2008, quella dei secondi anno sembra una prova molto più ‘chiusa’, con cinque atleti in grado di contendersi il titolo: alla ruota del campione uscente Fabbro, infatti, si incollano Mario Campana (Ciclisti Valgandino), Daniele Angelo Ronzoni (Gs Borgonuovo), Federico Rosario Brafa (Melavì Tirano Bike) e Achille Pozzi (Le Marmotte Loreto).
Che il primo dei due giri non sia stato solo di studio, però, lo si capisce sulla salita che porta al bike park. Fabbro apre il gas e per gli altri è impossibile resistere al forcing del portacolori del Jam’s Bike Team Buja.
«Al termine del primo giro eravamo ancora in cinque, ma vi garantisco che stavamo spingendo tanto», conferma il vincitore. «Sulla seconda salita ho provato l’allungo e mi è andata bene; poi in discesa ho cercato di guidare più pulito possibile per evitare guai. Differenze rispetto alla vittoria del 2020? L’anno scorso non me l’aspettavo, questa volta ci abbiamo lavorato tanto: per questo, forse, questa vittoria vale di più».
Applausi anche per Mario Campana, ancora una volta il principale alter ego del friulano, che ha chiuso a 26″. Bene anche il toscano Daniele Angelo Ronzoni, capace di risalire le posizioni fino al podio dopo un giro di lancio complicato. Ma, avendo cinque atleti racchiusi in un solo minuto, mai come in questo caso gli applausi vanno fatti a tutti i protagonisti.
Esordienti Maschile 2° Anno
1. Ettore Fabbro (Jam’s Bike Team Buja) 28:53;
2. Mario Campana (Ciclisti Valgandino) 00:26;
3. Daniele Angelo Ronzoni (Gs Borgonuovo) 00:39;
4. Federico Rosario Brafa (Melavì Tirano Bike) 00:50;
5. Achille Pozzi (Le Marmotte Loreto) 00:55
(Servizio a cura di Roberto Amaglio)