L'iridata Anna Van der Breggen sbanca Plouay. Quarta Marta Cavalli
PLOUAY (FRANCIA) – Anna Van der Breggen vince per distacco il Grand Prix de Plouay Lorient Agglomération a Plouay. La fortissima atleta della Boels Dolmans piazza la zampata vincente nel finale di gara e vince in maglia iridata come era riuscito in passato soltanto a Elizabeth Armitstead Deignan nel 2017. Completano il podio Coryn Rivera (Sunweb) e Amy Pieters (Boels Dolmans). Marta Cavalli è quarta e prima delle italiane.
Diventa maggiorenne la corsa organizzata con la consueta maestria da Jean-Yves Tranvaux. Si corre infatti la 18° edizione del Grand Prix de Plouay Lorient Agglomération che vanta un albo d’oro di primo livello, costellato di nomi che appartengono alla storia delle due ruote rosa. Il villaggio è un caleidoscopio di colori e di eventi collaterali, tra i quali spicca la randonnée con bici d’epoca, dove ogni anno i partecipanti si impegnano per ricreare ogni dettaglio di una corsa d’altri tempi. Lo stand di Gianni Marcarini, ex professionista bergamasco che vive in Bretagna da oltre mezzo secolo, è senza dubbio l’attrazione cromatica più apprezzata, con decine di riproduzioni di maglie d’epoca.
Sono 128 le atlete punzonate e presentate al folto pubblico di appassionati assiepati in tribuna lungo il Boulevard du Championnats du Monde. L’applauso più grande è per l’enfant du pays, la bretone Audrey Cordon-Ragot, sempre presente alla gara di casa accompagnata dal fan club ufficiale a ranghi completi. Un po’ di delusione tra i cacciatori di autografi per l’assenza delle prime cinque atlete della classifica del WWT ed in particolare della leader Marianne Vos, due volte vincitrice a Plouay e sempre amatissima dal pubblico di tutto il mondo.
Inedito il percorso, con un doppio circuito costituito da sei giri da 16,8 km seguiti da due tornate del “classico” giro da 13,9 km che ricalca buona parte del circuito lungo. Quattro le “cotes” da affrontare su un tracciato vallonato che non presenta evidenti difficoltà altimetriche, ma un continuo su e giù che richiede un’adeguata gestione delle energie.
Per quasi un paio d’ore non succede praticamente nulla. Il gruppo procede compatto, con qualche infruttuoso tentativo di allungo che serve soprattutto ad alzare il ritmo e fare una prima selezione “da dietro”. Nel corso della quinta tornata si forma un drappello di 10 atlete che dà vita alla prima fuga di giornata: Silvia Persico (Valcar Cylance), Tayler Wiles e Audrey Cordon (Trek Segafredo), Alena Amialiusik (Canyon Sram Racing), Anna Van der Breggen e Amy Pieters (Boels Dolmans), Nikola Noskova (Bigla), Liane Lippert (Team Sunweb), Alyson Jackson (Team Tibco), Amanda Spratt (Mitchelton Scott) ed Eugénie Duval (FDJ Nouvelle Aquitaine). Le attaccanti vengono riprese verso la fine del sesto e ultimo giro “lungo”, ma il gruppo delle pretendenti alla vittoria si presenta notevolmente assottigliato. Una quarantina di unità forma la testa della corsa quando mancano soltanto due giri di 13,9 km ciascuno al traguardo.
C’è bagarre nelle prime posizioni del gruppo e più atlete provano ad allungare senza fortuna. La formazione della Boels Dolmans lavora compatta per contrastare ogni attacco e preparare il terreno per un attacco della campionessa del mondo Anna Van der Breggen o della campionessa europea e vincitrice uscente Amy Pieters. Nel frattempo inizia a cadere una pioggerellina sottile ed insidiosa tipica della Bretagna. Esce allo scoperto la Cordon, ma viene ripresa. Poco prima del suono della campana la francese Laura Asencio (Team WNT Rotor) prova l’affondo, ma la spinta del forte applauso proveniente dalle tribune non basta per staccare tutte le avversarie. A -12km scatta Anna Van der Breggen. Dietro provano a contrastarla in tre: Amanda Spratt, Alena Amialiusik e Soraya Paladin (Alé Cipollini). A -8 km l’olimpionica di Rio 2016 ha 16″ sul terzetto delle inseguitrici e 30″ circa sul resto del gruppo. Le contrattaccanti vengono riprese e per la fuoriclasse olandese è soltanto un conto alla rovescia verso la vittoria, sebbene le inseguitrici riescano a rosicchiare qualche secondo.
Lo sprint per il secondo posto è appannaggio della statunitense Coryn Rivera (Team Sunweb) sulla maglia stellata di Amy Pieters. Quarta Marta Cavalli (Valcar Cylance), che con il piazzamento odierno si issa in testa alla classifica del World Tour nella categoria giovani, mentre Marianne Vos (CCC Liv), oggi assente, mantiene la leadership generale tra le elite. Decima la vicecampionessa Europea Elena Cecchini (Canyon Sram Racing). Eugénie Duval, undicesima, è la migliore atleta francese.
(Servizio a cura di Fabiano Ghilardi)
Media km/h: 38,22
- P
- Nome
- Naz.
- Team
- Tempo